Quarantotto anni di Shalom, il ricordo di don Cristiani
Sono quarantotto gli anni del Movimento Shalom. Il suo fondatore don Andrea Pio Cristiani ha voluto celebrare con una nota l'anniversario.
Siamo arrivati in un batter d'occhio al 48° anniversario della fondazione di Shalom.
I primi ragazzi, alcuni dei quali oggi preti e altri nonni e nonne, decisero di indire il giorno dopo la mia ordinazione sacerdotale, avvenuta nella chiesa di Staffoli il 7/12/1974, come il giorno dell’inizio del Movimento.
In effetti la gestazione di Shalom era già partita da quando rientrato dai miei studi a Parigi mi occupavo dei giovani di Staffoli, tutti ragazzi e ragazze appena adolescenti.
L'idea di scoprire il mondo e di cambiare le sue logiche ci entusiasmò e da lì iniziammo a contagiare con i nostri ideali tanti paesi della Diocesi di S. Miniato e oltre, perché nel frattempo ero entrato nel seminario di Pisa e li incontrai giovani seminaristi generosi ed entusiasti fra i quali un ragazzo estroverso di Partino, che più tardi sarebbe diventato don Armando Zappolini.
Fu negli anni 70 un esplosione di vita e di entusiasmi giovanili, io con i miei 20 anni rimanevo il più grande. Don Antonio Conti il Priore di Staffoli ci sosteneva in ogni cosa.
S. Gervasio, un incantevole borgo delle colline palaiesi, divenne la nostra base, proprio nella vecchia canonica adiacente alla più antica Pieve del nostro territorio diocesano. Tutto si svolgeva sotto gli occhi paterni del vescovo Paolo Ghizzoni, vero pastore mite e umanissimo.
È nella pieve che elaborammo il nostro progetto di vita senza mai distogliere lo sguardo da Gesù Cristo, vero suggeritore dei nostri piani, per un mondo alternativo e come ci credevamo: il potere come servizio, gli uomini fratelli e sorelle, tutti eguali, i più fragili al primo posto e la pace come valore assoluto, fra di noi umani e con il creato, la casa che ci accoglie. Non ci fu teoria o dottrina, ma esperienza di accoglienza dei più piccoli e fragili e scoperta del mondo con le sue bellezze, bruttezze e contraddizioni. La terra che offre i suoi frutti per tutti, ma cibo per pochi. Mancanza di scuole e salute ma detenzione di armi, forzieri strapieni di ricchezza in mano di pochi e una moltitudine in crescita di affamati e assetati...
Cantieri di vita, gruppi, campeggi, incontri, viaggi nel mondo e pellegrinaggi nei luoghi del dolore hanno permesso l'estensione di Shalom.
Migliaia di giovani vi sono passati e molti permangono fieri che questa realtà viva sia frutto di tutti e ognuno ne è il fondatore. Non si tratta di attenersi ad uno statuto formale, ma ad assumere un nuovo stile di vita.
Ci avviciniamo al mezzo secolo di vita felici perché il tempo che è quanto di più prezioso possediamo, è stato investito bene e ha dato frutti di vita a migliaia e migliaia di esseri umani con i quali insieme a tanti abbiamo condiviso acqua, cibo, scuola, sanità e valori grandi, senza i quali il mondo si fa brutto, spaventoso e insicuro.
Per il nostro 48° compleanno chiediamo a tutti gli Shalom e non Shalom di dedicare un pò di tempo ad uno dei valori fondamentali dell'uomo: la libertà, a difesa di chi muore per la propria fede e le proprie idee.
340 milioni di cristiani e chissà quanti altri per motivi etnici, politici, religiosi vengono emarginati e uccisi. Ne parleremo insieme il prossimo 8 dicembre a San Miniato insieme a testimoni e ospiti illustri. Spero di vedervi in tanti...
Tempus fugit: viviamolo intensamente e felici di fare il bene!