Barzagli e Lippi, toscani che hanno reso grande l’Italia ai Mondiali
L’anno 2006 è diventato parte della storia dell’Italia e degli italiani. La vittoria della Coppa del Mondo ha rappresentato un momento decisamente entusiasmante del calcio italiano e anche alcuni toscani hanno contribuito a scrivere queste pagine di storia uniche. Un percorso, quello degli azzurri in Germania nel 2006, che è andato al di là di qualsiasi previsione e pronostico, come ben sanno tutti gli appassionati delle scommesse mondiali.
Purtroppo, però, già da ben due edizioni questo percorso non ha nemmeno una chance di poter essere emulato. L’Italia, infatti, ancora una volta si è fermata sul più bello nel corso della fase di qualificazione ai Mondiali in Qatar e la Nazionale di Roberto Mancini è rimasta esclusa, per una delusione che fa sempre più male. Tra l’altro, i Mondiali (quasi) invernali, prima volta nella storia da questo punto di vista, rappresentano anche l’ultima occasione, probabilmente, per Messi e Cristiano Ronaldo di vincere il titolo iridato: se mai dovessero riuscirci, potrebbero finalmente entrare nelle discussioni per il titolo di “calciatore migliore di tutti i tempi”. Sul blog sportivo L’insider, tra l’altro, le capre scelgono il GOAT: un approfondimento interessante su quei giocatori che hanno scritto pagine di storia del calcio mondiale.
L’aneddoto più divertente di Lippi ai Mondiali del 2006
Nel corso di un recente appuntamento a cui Lippi ha presenziato, ha voluto ricordare un simpatico aneddoto che è relativo proprio alla cavalcata che ha portato gli azzurri fino sul tetto del mondo. D’altro canto, queste imprese sono sempre piuttosto ricche di retroscena e ricordi davvero molto particolari.
Il gruppo si era compattato notevolmente, in maniera tale anche per fare da scudo rispetto a critiche, polemiche e discussioni che in quel periodo imperversavano in Italia, con lo scandalo di Calciopoli sullo sfondo. Ebbene, il tecnico viareggino, nel corso di un allenamento durante i Mondiali, ordinò ai propri giocatori di assumere un atteggiamento del tutto particolare.
Cosa successe prima di Germania – Italia
Quella semifinale contro i padroni di casa tedeschi rimane una delle gare più belle in tutta la storia della Nazionale. Non c’è dubbio, però, che i giorni precedenti al match furono ricchi di tensione, come giustamente si poteva immaginare, dato che di lì a poco si sarebbe disputata una gara che in palio metteva la finale di Berlino.
Tra dubbi e tensioni, ad un certo punto pure Marcello Lippi fu assalito da una sorta di persecuzione. Infatti, era convinto che la Germania avesse inviato degli informatori a spiare di nascosto gli allenamenti della nazionale italiana. Fu proprio la mattina della semifinale, durante l’allenamento, che decise una volta per tutte di togliersi ogni dubbio.
Infatti, il tecnico viareggino vide all’improvviso dei lampi di luce che arrivavano da una pinetina posta nei pressi del campo e così nacque in lui il forte sospetto che qualche fotografo potesse trovarsi appostato e nascosto, pronto a spiare la Nazionale e fornire ai tedeschi qualche informazione utile per la partita di qualche ora più tardi.
Così, Lippi decise in pochi secondi la contromossa. Disse sottovoce ai suoi giocatori di fare finta di giocare e poi di sistemarsi tutti in fila, uno di fianco all’altro, dando le spalle al boschetto. Ad un cenno di Marcello Lippi tutti gli azzurri tirarono giù i pantaloncini e mostrarono il sedere. Fu una scena particolarmente divertente e simpatica, ma proprio il fatto che non emersero mai foto di quanto successo fu la testimonianza che in realtà non c’era nessun fotografo appostato e che le preoccupazioni in tal senso dell’ex tecnico della Juventus non avevano fondamenta. In realtà, anche in quell’occasione, gli azzurri dimostrarono di essere un gruppo sereno e affiatato, caratteristica che ha fatto la differenza per la vittoria finale.