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Annullata sessione straordinaria a dicembre a Pisa, la protesta di 73 laureandi

Siamo 73 laureandi e laureande del corso di laurea in infermieristica dell’Università di Pisa afferenti ai cinque poli didattici di Pisa, Pontedera, Livorno, Lucca e Massa. Riteniamo doveroso rendere pubblica una situazione a dir poco incresciosa, al limite dell'assurdo.

Poche settimane fa è stata deliberata l'organizzazione di una sessione straordinaria di laurea da tenersi in date comprese tra il 12 e il 16 dicembre. La sessione è stata regolarmente pubblicata sul sito dell’Università il 28 ottobre, indicando le modalità di accesso e le tempistiche: ci siamo mossi per risultare regolarmente iscritti. Il giorno 22 novembre abbiamo ricevuto una comunicazione dalla Direzione dell'Area Medica che ne metteva in dubbio l'effettivo svolgimento: ci sono dei dubbi sul fatto che il Ministero dell’Università e della Ricerca abbia effettivamente dato la possibilità di poterlo organizzare.

Gli appelli di laurea delle professioni sanitarie sono normati dal decreto interministeriale 19 febbraio 2009, che prevede due sessioni ordinarie nei mesi di ottobre-novembre e marzo-aprile. L'organizzazione è centralizzata in quanto l'espletamento dell'Esame di stato, previsto nel curriculum, richiede la partecipazione dei delegati provinciali dell'Ordine delle professioni infermieristiche.

Durante lo stato di emergenza è stata prevista la possibilità di organizzare sessioni straordinarie di laurea per aumentare il personale sanitario. Lo stato di emergenza è stato revocato e con esso rischia di essere venuta meno questa possibilità. Abbiamo perciò inizialmente confidato nella bontà della sessione di dicembre, in molti casi avendo dovuto anche prenotare treni o aerei per i parenti. La comunicazione del probabile annullamento è stata un fulmine a ciel sereno.

Nell'assemblea organizzata il 27 novembre con la collaborazione di Sinistra per... e Link, tramite cui ci siamo attivatз, sono venute fuori diverse criticità: far slittare le nostre lauree ci costringerebbe ad andare fuori corso e a pagare le tasse dovute entro il 28 febbraio; chi attualmente si trova in una residenza del DSU perderebbe il diritto al posto alloggio prima della laurea; a questo si aggiungono i danni patrimoniali dovuti al ritardo nell'ingresso sul mercato del lavoro o alla mancata partecipazione ai concorsi e i danni morali conseguenti alla situazione creatasi.

Rimarchiamo la mancanza di coinvolgimento da parte della dirigenza dell'area medica, che ha mandato poche e parziali comunicazioni e ha disatteso per più giorni gli incontri concordati. L’aver preso decisioni e fatto comunicazioni su materie di primaria importanza senza prima aver ben chiaro il quadro della situazione ci ha portato solo danni.

Abbiamo preso contatto con l'Esecutivo nazionale del coordinamento universitario Link, i cui componenti hanno interloquito con lз delegatз al Consiglio Universitario Nazionale per cercare risposte, che tuttavia tardano ad arrivare. I tempi sono stretti, mancano due settimane all'inizio dell'appello di laurea e dobbiamo capire cosa fare e come.

Chiediamo il supporto dell’Ateneo in questa situazione; chiediamo alla FNOPI di darci una mano per la risoluzione del problema; chiediamo delle risposte al Ministero.

Chiediamo di laurearci a dicembre come abbiamo già pianificato di fare; chiediamo che vengano aumentati gli appelli di laurea; chiediamo in ogni caso l'esenzione da ogni contribuzione studentesca e la garanzia dell'accessibilità a tutte le opportunità previste dall’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario fino alla data della prossima sessione di laurea.

Gli studenti di infermieristica di UniPi

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