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Giovannino Agnelli, Montopoli lo commemora a 25 anni dalla morte

Montopoli ricorda Giovannino con una giornata speciale e ospiti d'eccezione. Giovanni Alberto Agnelli è scomparso da venticinque anni e l'amministrazione del comune del Cuoio ha deciso di "ricordare l'Uomo e l'Imprenditore", montopolese acquisito. Il 10 dicembre alle 9.30 nella sala Pio XII vicino al municipio si terrà un evento per ricordare Agnelli, morto a 33 anni e legatissimo a Montopoli e in particolar modo a Varramista. Aveva la residenza, infatti, a Montopoli, dove si sposò nel 1996. Ha anche diretto la Piaggio, che ha sede a Pontedera.

Il 10 dicembre si parte alle 9.30 coi saluti del sindaco, alle 9.45 sarà presentato il libro 'Il cielo sopra Varramista. Autobiografia di una Vespa' con gli autori Giovanni Cecconi e Lando Testi. Seguiranno testimonianze dei cittadini che hanno conosciuto Giovannino Agnelli. Alle 11 i familiari, i politici locali e le istituzioni prenderanno parte all'incontro 'Ricordo di Giovanni Alberto Agnelli con lo sguardo rivolto al futuro'. Sono stati invitati Andrea Agnelli, Lapo e John Elkann, Walter Veltroni, Enrico Rossi, Eugenio Giani e tantissime personalità: ancora non è certo chi parteciperà. L'evento potrà essere seguito da remoto in piazza San Matteo e dalla sala consiliare del municipio montopolese.

"Era una persona importante non solo dal punto di vista professionale per noi e l'Italia, ma anche umano. È stato un concittadino, lo ricordiamo anche quando era bambino, ha passato molto tempo a Casteldelbosco alla fattoria di Varramista. Era un imprenditore innovativo con idee illuminate. Anche la fattoria di Varramista è stato un vanto sia a livello occupazionale che sociale. Era un uomo ben radicato e connesso col territorio" ha detto il sindaco Giovanni Capecchi.

La vice sindaco Linda Vanni ha aggiunto: "Abbiamo sempre vissuto momenti magici quando avevamo a che fare con Giovannino. È un nostro dovere ricordarlo anche coi racconti delle persone. Aveva un manifesto di valori come imprenditore, sarà importante mostrare il suo esempio illuminato".

Per la fattoria di Varramista ha preso la parola Carlo Maria Rebay: "Sta nascendo un bellissimo evento di cui sono molto contento. Sto raccogliendo aneddoti e testimonianze di chi ha conosciuto Agnelli, significative per capire la persona, un uomo trasparente e sobrio".

Gli ha fatto eco Michela Bulleri, direttrice generale di Varramista: "È un onore essere stati coinvolti nella commemorazione di uno che per noi è di casa. Anche senza averlo conosciuto, respiriamo la sua influenza. Come da suo insegnamento, facciamo e faremo le cose perbene di giorno in giorno. Abbiamo preso da lui eleganza e sobrietà di fondo, sempre attuale. Agnelli era attento all'ambiente e al vino, portò qua il syrah negli anni 90, ci credette e ebbe ragione".

Gianmarco Lotti

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