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Ambiente, "allarme rosso" dai cacciatori di San Miniato: "Faremo incontri pubblici"

(foto di Yuri Colleoni)

La sezione "Cacciatori di San Miniato" lancia un allarme rosso sul territorio in merito a natura e ambiente, "denunciato al sindaco, all'assessore alle politiche venatorie e all'assessore all'ambiente e nostro malgrado, ad oggi, non ha trovato la dovuta considerazione" affermano. "Il punto di non ritorno è superato - continua la nota a firma del segretario Piero Taddeini - il quadro emerso è terrificante abbiamo già allertato ma sarà nostra cura sollecitare le istituzioni locali, per le loro competenze e gli organi preposti quali associazioni venatorie provinciali e regionali, gli Atc per arrivare alla Regione, con lo scopo di attuare misure necessarie per cercare di invertire questa tendenza". La sezione sanminiatese elenca tra le criticità emerse la scomparsa di alcuni uccelli cosiddetti di macchia come pettirossi, capinere, codibugnoli o ancora cinciallegre e usignoli mentre cita in sofferenza passeri, merli e fagiani. In salute, secondo i cacciatori di San Miniato, la lepre e il cinghiale mentre viene affermata un'eccessiva presenza di caprioli, corvi, gazze, volpi, faine, donnole, istrici, tasso, vipere e presenza di lupi, cani randagi, gatti selvatici  e colonie feline.

Nel comunicato, la sezione cita tra i problemi sul territorio "l'uso massiccio di antiparassitari e disseccanti in agricoltura" o ancora "l’abbandono di molti terreni nel nostro Comune" e la fuga dalle campagne verso le città, "con conseguente perdita della cultura contadina, della manutenzione del territorio, degli interventi a salvaguardia delle produzioni agricole, al controllo dei corsi d’acqua, delle aree boschive, della cultura della cura dell’orto".

"Il 22 Maggio 2021 è stata celebrata la prima giornata per la tutela della "Biodiversità". Su questo tema noi Cacciatori siamo parte della soluzione, rivestiamo un ruolo che non è inserito fra le minacce della biodiversità - continua la sezione sanminiatese - ma che invece contribuisce a tenere direttamente sotto controllo fattori determinanti quali: contenimento del consumo di suolo, esercitando solo un prelievo sostenibile e regolato, presidiando il territorio dall’inquinamento e dall’incuria, controllando le specie aliene invasive.

Su questo ultimo tema, è doveroso segnalare quanto alcune specie animali sono ormai sfuggite al controllo e che arrecano danni irreversibili al territorio. Ne sono un esempio la crescita esponenziale dei "caprioli". Pericolosi per le viabilità, per i danni alla riproduzione boschiva, alle produzioni agricole".

L'insieme di argomenti della sezione "Cacciatori di San Miniato" sono stati oggetto di un questionario inviato ad oltre 350 cacciatori, dal quale estrapolare un'analisi e secondo gli esiti "farci portatori di cambiamenti innovativi da presentare agli organi competenti. La situazione è grave - concludono - procederemo con una serie di incontri con i cacciatori aperti a tutti i cittadini, in tutte le frazioni di San Miniato. Vogliamo raccogliere impressioni, suggerimenti, ma anche fare cultura".

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