Santa Croce batte Porto Viro e chiude un mese buio
Torna alla vittoria, dopo quattro turni di stop, la Kemas Lamipel S. Croce. I biancorossi si sono ritrovati squadra nel giorno più difficile, e anche se non tutto è andato per il verso giusto, tra errori a volte banali e momenti di insicurezza, l’importante era tornare a fare tre punti e a guardare con fiducia ad un futuro che può ancora essere roseo e in linea con gli obiettivi di inizio stagione. La Delta Group, dal canto suo, ha offerto una prestazione solida e lucida, soprattutto nei primi due parziali. Dal terzo è calata, anche per merito dei Lupi che hanno iniziato a capire le giocate, toccando e ricostruendo tantissimo, oltre a forzare con il servizio. Coach Battocchio ha anche lasciato il doppio cambio in campo per una buona fetta di terzo set: al di là dell’efficacia, un tentativo di cambiare qualcosa con il duo Zorzi-Bellei, facendo rifiatare Garnica e il polacco Kzrysiek. Non è servito, così come vana è risultata essere la rimonta della quarta frazione, “supportata” (indirettamente) da videocheck millimetrici sui punteggi caldi: ma sul 24-23 Alessandro Acquarone ha coronato una prestazione monstre andando a prendersi il quarto muro della propria gara e dando il via ad una festa rabbiosa, in campo e sugli spalti, come a dire che i Lupi ci sono ancora e che un momento di letargo può capitare a tutti ma è il momento di uscire dalla tana e andare a caccia. Di punti, di soddisfazioni, di posizioni in classifica, di play-off.
Vincenzo Mastrangelo nel post-gara: “Era quasi un mese che non vincevamo. Inizia a diventare pesante. Stiamo lavorando da matti, la gente è morta di fatica, però siamo una squadra. Questa era una partita che avremmo dovuto vincere 3-0, perdendo il primo abbiamo rischiato che seguisse il secondo e di tornare nuovamente in buca”. “Era importante tornare a vincere in casa, per l’ambiente, per i tifosi. Domenica abbiamo Cuneo, ancora qua: voglio capire che squadra ho, con che facce e con che intensità li vedrò già da martedì mattina. Sono fiducioso. La squadra l’ho costruita anche io assieme alla società e ne conosco il valore, al di là di quello che siamo riusciti a far vedere fino ad ora”.
Matteo Maiocchi: “Per noi era importantissimo tornare a fare punti e a vincere. Ma la cosa più importante è stata la prestazione di carattere. Abbiamo sofferto tutti, ci siamo messi lì, a recuperare palloni, e penso che in campionato equilibratissimo questo poi farà la differenza: tirare su l’ultima palla, non mollare. Giocando così possiamo essere squadra, che è quello che ci è mancato le ultime partite. Non potevamo oggi essere bellissimi, quando sei in questi momenti devi badare alla sostanza. Recuperando fiducia andremo più sciolti”.
KEMAS LAMIPEL S. CROCE-DELTA GROUP PORTO VIRO 3-1
Parziali: 29-31, 25-22, 25-19, 25-23.KEMAS LAMIPEL S. CROCE: Arguelles, Favaro, Motzo 26, Colli 15, Maiocchi 15, Acquarone4, Vigil Gonzalez 4, Compagnoni, Hanzic, Loreti, Morgese, Giovannetti, Truocchio 11. All. Mastrangelo, 2^ All. Bulleri
DELTA GROUP PORTO VIRO: Erati, Zorzi 2, Russo, Vedovotto 3, Sette 5, Lamprecht, Barone 4, Maccarone 2, Garnica 1, Bellei 3, Pierotti 18, Sperandio 6, Kzrysiek 25, Iervolino. All. Battocchio 2^ All. Mattioli
Arbitri: Lorenzo Mattei, Alberto Dell’Orso
DELTA GROUP PORTO VIRO: battute punto 3, battute sbagliate 13, muri 6
KEMAS LAMIPEL S. CROCE: battute punto 4, battute sbagliate 15, muri 8LA CRONACA
Per l’importante match con Porto Viro, coach Mastrangelo sceglie Acquarone e Motzo in diagonale, Maiocchi e Colli schiacciatori, Vigil Gonzalez e Truocchio al centro, Morgese libero. Delta Group risponde con l’esperto Garnica in regia, il polacco Krzsyek opposto, Pierotti e Sette in posto quattro, Barone e Sperandio centrali, Russo libero.
Primo set. Il match inizia con un leggero vantaggio Kemas Lamipel. Niente di eccezionale, ma 2-3 punti che alimentano la fiducia della squadra e dell’ambiente, dopo due-tre partite caratterizzate da avvii disastrosi o comunque molto lenti. I biancorossi locali commettono qualche imprecisione di troppo, soprattutto nella gestione dei palloni facili su primo o secondo tocco di ricostruzione, e questo denuncia una condizione mentale non al top, com’è normale che sia dopo un mese di sole sconfitte e tensioni. Sul 21-18 arriva un errore piuttosto pesante e inconsueto dell’opposto polacco di Porto Viro: palla in rete, Kemas a + 4. Sembra fatta ma arriva ancora un errore di gestione della palla, e poi Kzrysiek si riscatta: 22-20. Parte una lotta serrata tra Motzo e il resto del mondo: l’opposto santacrocese segna il 23-20, Pierotti e Kzrysiek accorciano, poi è ancora Motzo-time: 24-22. Sembra fatta, perché dopo il punto di Pierotti per il 24-23, arriva palla in zona due: l’attacco del numero 5, però, vola fuori. Tutto da rifare. Inizia una partita nella partita: vantaggi lunghissimi con set-point su entrambe le sponde, fino al 29-31 per la Delta Group.
Secondo set. Tutto da rifare, alla Gino Bartali, ma non “tutto sbagliato”. La Kemas Lamipel ha la lucidità per capirlo e riparte sulle buone percentuali del set precedente. L’equilibrio è estremo ma sono i biancorossi a condurre le danze: +1, +2 complice un attacco di Maiocchi sul 14-12. Porto Viro reagisce e prova a ribaltarla: un errore in “7” di Truocchio segna il 16-17, ma lo stesso centrale toscano, in non perfette condizioni, si riscatta immediatamente dando il là ad una prestazione sontuosa con 11 punti totali e il 56% in attacco. Sono momenti delicati, il punteggio non si schioda, Porto Viro è lì e per la squadra di Mastrangelo perdere la seconda frazione vorrebbe dire precipitare soprattutto a livello mentale. Ancora Maiocchi segna il 20-20, un diagonale troppo aperto di Pierotti segna il 21-20, impattato dal terribile Kzrysiek, che poi va in battuta e tira fuori una “spin” piazzata corta a beffare la ricezione biancorossa. E’ il momento peggiore della gara, per i locali. La riscossa parte dal centro: attacco di Vigil Gonzalez, muro di Truocchio, si arriva in breve sul 24-22, punteggio identico al primo set, ma questa volta Motzo tira una cannonata in parallela e manda tutti al cambio campo.
Il terzo set la squadra di Mastrangelo sale di tono. E’ il parziale dove gioca meglio, con il 50% in attacco e il 73% di positività in ricezione, 6 punti individuali per Motzo ma anche 4 per Colli, grande protagonista della partita e uomo di equilibrio oltre che efficace in attacco. I Lupi azzannano subito, tanto che dopo la prima rotazione in casa Delta Group si pensa subito al doppio cambio. Motzo, Truocchio, Colli, menano le danze sotto rete ben serviti da Acquarone. Il gap tra le due squadre non si riduce, anzi, aumenta: 14-11, 18-13, 21-14. La Kemas chiude a 19 dopo qualche errore, uno al servizio, ma nessuna reale preoccupazione.
Il quarto set è un riassunto di quanto sia bella e a volte crudele la pallavolo. Succede di tutto. Il set lo spacca Colli con due aces di seguito al servizio, 12-8. Porto Viro paga un momento di appannamento per l’opposto Kzrysiek, che poi darà grattacapi fino in fondo, e un calo di Pierotti, sostituito invece da Vedovotto. Tra servizi sbagliati, da ambo le parti, e buoni colpi, il set scorre ma la situazione non si schioda dall’equilibrio: 14-12, 18-15. Un vantaggio confortante ma non risolutivo, per i padroni di casa, così come nel primo set, e infatti analogamente ci sarebbe l’allungo ma un attacco di Vedovotto chiamato out si trasforma in punto con il videocheck: da un possibile 21-17 al 20-18. Cambia tutto il finale del set. Maiocchi ci prova, 21-18, il neoentrato Maccarone (al posto di Barone) lo riprende. Porto Viro accorcia con un “frigorifero” scagliato da Kzrysiek, 21-20. Tutti capiscono che il parziale è tornato in equilibrio, la pressione esercitata dagli ospiti è tanta e quando il sospiro di sollievo e l’urlo del pubblico vengono spenti, per l’ennesima volta, dal videocheck (da 25-22 a 24-23), è lecito iniziare a temere il peggio. Ma Acquarone è in serata, dall’asta non si passa: muro a terra e festa grande, meritatissima, per lo staff tecnico, il gruppo, tutti i tifosi.
Fonte: Kemas Lamipel Santa Croce