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Forno crematorio, il comitato di Cambiano: "Manca condivisione e trasparenza"

(foto da Facebook)

Lettera aperta al Sindaco di Castelfiorentino, Alessio Falorni

Caro Sindaco,

dopo aver ascoltato la Sua risposta all’interrogazione in merito al Tempio crematorio previsto nel cimitero di Cambiano, il comitato per il NO usa questo canale per ribattere a quanto da Lei sostenuto, perché le informazioni devono essere riportate correttamente.

In merito alla “interlocuzione con la cittadinanza” ci preme fare un po’ di cronistoria.

Con deliberazione della Giunta Comunale n. 69 del 29.07.2020 veniva approvata la proposta di project financing per la progettazione e costruzione di un tempio crematorio a Cambiano con dichiarazione di pubblico interesse. Solo il 27/09/2020 con un articolo sul quotidiano La Nazione dal titolo “Una struttura per la cremazione potrebbe nascere a Cambiano” trapela la notizia che però passa un po’in sordina, complice sicuramente la pandemia che occupava le prime pagine dei notiziari. Fra dicembre 2020 e gennaio 2021 lo stesso articolo viene divulgato tramite social fra i cittadini della frazione. Quindi solo fra febbraio ed aprile 2021 ci sono stati incontri con gruppi ristrettissimi di persone, non perché non ci fosse interesse, ma per le restrizioni dovute al covid.

Ma proprio nel periodo del covid abbiamo tutti imparato ad utilizzare videochiamate, video conferenze, tutti i nuovi modi di condividere notizie, informazioni, e vedersi pur a distanza.

E tutti riconosciamo Lei come un Sindaco molto social. Ma per quanto riguarda il tempio crematorio Lei si è distaccato dai suoi elettori, prendendo una decisione nelle “segrete stanze” senza attivare un percorso di partecipazione che sarebbe stato molto opportuno.

I cittadini di Cambiano si sentono espropriati dei propri diritti e della possibilità di incidere nel processo decisionale che ha portato prima alla dichiarazione di pubblico interesse e poi alla pubblicazione del bando di gara.

In tutto questo manca condivisione e trasparenza.

Non vogliamo dire che le decisioni devono essere prese sempre con il coinvolgimento dei cittadini:

Non importa condividere la scelta di rifare un marciapiede, d’installare un’opera o di modificare la viabilità. Ma la realizzazione di un Tempio crematorio è un argomento ben più delicato, che avrebbe richiesto un percorso di partecipazione con la popolazione ed essere oggetto di pianificazione intercomunale.

Tutto questo non c’è stato. E questo comitato non ci sta a subire questa imposizione stando inerme.

Questo comitato a nome di una parte della popolazione (siamo già ad oltre 1000 firme raccolte) porta avanti un NO AL FORNO CREMATORIO A CAMBIANO.

- NO perché un forno crematorio è un’inceneritore a tutti gli effetti con il rilascio in atmosfera di tutte le sostanze tipiche della combustione (ancora non sono stati stabiliti dei limiti alle emissioni nonostante la legge 130/2001 prevedesse che entro 3 mesi dalla data di entrata in vigore della Legge dovessero essere definite le norme tecniche per la realizzazione dei crematori).

- NO perché non c’è bisogno di andare a Bologna per cremare una salma (l’attesa media nelle strutture esistenti in Toscana è di 2 giorni).

- NO perché in Toscana esistono già 13 Forni crematori (che non lavorano con continuità perché non ci sono abbastanza salme).

- NO perché è un impianto di cui subiremo le conseguenze per i prossimi 30 anni.

Chiediamo al Sindaco e alla Sua Giunta di rivalutare la decisione presa.

Comitato del NO al Tempio crematorio

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