“Lo spirito del mare” di Giuseppe Lambertucci a palazzo del Pegaso

Il mare tra mito e realtà, con il suo movimento, la sua profondità e la necessità di essere tutelato dall’incuria dell’uomo. E’ il filo conduttore della mostra personale dell’artista santacrocese Giuseppe Lambertucci, “Lo spirito del mare”, inaugurata questa mattina nello spazio espositivo Carlo Azeglio Ciampi (via de’ Pucci 16, Firenze) alla presenza del vicepresidente del Consiglio regionale Marco Casucci e del consigliere portavoce dell’Opposizione Marco Landi.

“Il maestro Lambertucci ci onora di una mostra bellissima che richiama il mondo marino e tutta la sua complessità”, ha esordito Marco Landi, che ha ringraziato il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo che non ha potuto essere presente e che è autore della nota di presentazione del catalogo della mostra. “Le sue opere richiamano la necessità di tutelare le acque che ricoprono i tre quarti della sfera terrestre dall’inquinamento della plastica. In ogni dipinto di Lambertucci il mare è movimento: delle onde e quello del vento, che richiama la voglia di esserne vicini ma allo stesso tempo di trovare sempre una via di fuga. E’ il contrasto tra la pace che dona guardando l’orizzonte e il pericolo che può scatenare”.

In esposizione 26 opere che abbracciano quarant’anni di pittura dell’artista legate al tema dell’ecologia che, come ha spiegato Nicola Micieli, critico d’arte e curatore del catalogo, “per Lambertucci non è semplicemente il rapporto dell’uomo consumatore con l’ambiente, ma è anche il rapporto armonico tra le persone e i popoli: rientra quindi nel tema ecologico anche quello della violenza esemplificato nel dipinto ‘Dall’utopia alla speranza’”. “L’opera – ha continuato Micieli - ritrae una corazza di guerriero sanguinante, vuota al suo interno e, sullo sfondo un cavallo che, per Lambertucci, è stato fin dagli esordi della sua pittura negli anni Settanta, il simbolo della natura, della forza, della vitalità: in questo caso un cavallo che corre è lo spirito dell’armonia che lo sovrasta e che dovrebbe governare i rapporti tra gli uomini quindi, implicitamente, il rapporto tra l’uomo e la natura”.

Tuttavia, come ha ribadito l’artista stesso, l’ecologia non è l’unico tema che domina la sua produzione. “Ciò che mi ha spinto a interessarmi all’ecologia è stata una visita al padule di Fucecchio - ha raccontato - quando ho trovato acque immonde in un posto meraviglioso di pace e tranquillità. Dunque il padule rimane un punto focale del mio interesse e attraverso la pittura ho potuto sviluppare la mia protesta e fare la mia parte rispetto a un tema che riguarda tutti. Nella mia produzione però ci sono anche ritratti”.

Presenti al taglio del nastro della mostra la presidente dell’Accademia delle Arti del disegno di Firenze Cristina Acidini, il filologo Michele Feo, il sindaco di Santacroce sull’Arno, Giulia Deidda e il sindaco di Fucecchio, Alessio Spinelli.

La mostra sarà visitabile fino al 5 novembre dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18; il sabato dalle 10 alle 13.

Giuseppe Lambertucci, è nato a Bientina nel 1936, attualmente vive e lavora tra Santa Croce sull’Arno e Firenze. Di formazione autodidatta, ha partecipato a mostre in Italia e all’estero. Importanti nella vicenda artistica di Lambertucci gli incontri e le corrispondenze con letterati, poeti e critici d’arte di chiara fama che si sono liberalmente interessati alla sua opera pittorica e grafica.

Fonte: Regione Toscana - Ufficio Stampa

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