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Ridotto il personale Ata, il sindaco di Barberino Tavarnelle protesta

David Baroncelli, sindaco di Barberino Tavarnelle

“Senza un’adeguata integrazione dell’organico del personale Ata rischiamo di penalizzare i servizi e la qualità dell’offerta educativa delle nostre scuole”. Sono le parole del sindaco David Baroncelli che, dopo la manifestazione di protesta al fianco delle organizzazioni sindacali, avvenuta a settembre, torna ad accendere i toni della contestazione in merito all’assegnazione del personale Ata per il territorio comunale di Barberino Tavarnelle.  “Il problema è serio – dichiara – l’attuale criterio di assegnazione del personale ATA tiene conto del numero complessivo degli alunni e non dei plessi e dell’ampiezza del territorio comunale mettendo a rischio i servizi laddove al contrario le scuole decentrate e dislocate nelle diverse frazioni sono una necessità e una garanzia di qualità”.

“Il nostro è un territorio molto ampio – sottolinea - che si estende su una superficie pari a 123Km quadrati e la presenza di plessi decentrati, soprattutto per gli ordini di scuola più bassi, per i bambini più piccoli, costituisce da sempre un valore aggiunto che contribuisce al mantenimento della qualità della vita e alla tenuta sociale, fondamentale per le famiglie che vi risiedono”.  “Un percorso che tra l'altro è stato premiato e riconosciuto con investimenti importanti, realizzati proprio con fondi regionali ed europei – rileva - intere scuole nelle frazioni sono state inaugurate anche recentemente per valorizzare questo obiettivo, oggi però ci troviamo nella situazione complessa e paradossale di non riuscire ad assicurare sicurezza e vigilanza a quegli stessi plessi”.

“Ci sembrava di aver superato le criticità maggiori, terminata l’emergenza sanitaria,– incalza – periodo in cui il personale Covid aveva sopperito alle carenze strutturali garantendo l’apertura delle scuole del nostro comprensivo, e invece la situazione nella quale ci troviamo, determinata dalla definizione dell’organico del personale calcolato sul numero complessivo degli studenti e non del territorio, risulta perfino peggiorata rispetto alla fase precedente”.

“Siamo costretti a mettere in discussione - continua il primo cittadino – l’erogazione dei servizi e la qualità dell’offerta educativa quando al contrario la nostra volontà, perseguita negli anni, è quella di mantenere le scuole sul territorio ed in particolari le monosezioni, realtà che rischiano purtroppo di non poter essere gestite in un momento storico in cui le famiglie necessitano di un supporto maggiore”.

L’amministrazione comunale di Barberino Tavarnelle richiede che il tema del ridimensionamento del personale Ata, criticità diffusa che interessa tutta la regione, sia affrontato in maniera significativa dal Ministero e dagli uffici competenti. “Con l'attuale assegnazione dell'organico di fatto non potremmo erogare i servizi aggiuntivi come quelli di entrata anticipata e posticipata e rispondere alle richieste delle famiglie – rimarca - problema questo che non dipende in alcun modo dal Comune ma dalla riduzione del personale Ata, la particolarità del nostro territorio, con vari plessi, dislocati su un'area molto estesa, necessita di una gestione diversa e richiede un numero maggiore di collaboratori scolastici”.

Un cambiamento significativo che secondo il sindaco di Barberino Tavarnelle causerà non pochi disagi alle famiglie impegnate ad affrontare una diversa gestione dei tempi nella vita lavorativa. Il sindaco si è attivato inoltre per richiedere un incontro con l’assessore regionale Alessandra Nardini e affrontare la questione con il suo supporto. “Considerata l’estensione del problema che riguarda non solo il Comune di Barberino Tavarnelle ma molti enti locali toscani – fa sapere il sindaco – stiamo lavorando con gli altri amministratori per redigere un documento e programmare delle azioni condivise finalizzate a richiedere una diversa e più adeguata assegnazione del personale Ata e del personale docenti nei nostri territori”.

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