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Violenza di genere: ‘Bambine negate’, un libro per il cambiamento

Se si cambia la cultura, si cambia anche il destino delle donne. È questo uno dei messaggi più potenti che Marina Pratici, Jacqueline Monica Magi e Anna Massi hanno lanciato dal Media Center Sassoli di palazzo del Pegaso, sede del Consiglio regionale della Toscana, in occasione della presentazione del loro libro ‘Bambine negate’ (Edizioni Helicon).

Il volume, che tratta il doloroso tema della violenza di genere dal punto di vista delle bambine abusate nel mondo, ha già riscosso enorme successo, potendo già contare diverse ristampe e il recente riconoscimento internazionale dall’Union Mundial de Poetas per la Paz y la Libertà (UMPPL), presieduta dalla famosa poetessa cubana Gerda Garcìa Hernàndez, e dall’associazione culturale ‘L’isola felice’. Presto sarà tradotto anche in inglese e spagnolo, e a stretto giro arriverà anche l’edizione in lingua tedesca, a testimonianza di quanto sia importante e necessaria la divulgazione di questa opera. Lo ha spiegato bene la presidente della commissione Cultura Cristina Giachi: “Spesso ci soffermiamo a parlare tanto, agendo poco. La violenza sulle donne, che rappresentano la maggioranza della popolazione, è tema che invece deve essere indagato a fondo, su cui occorre sensibilizzare, perché gli effetti a lungo termine limitano l’espressione della personalità e anche la possibilità, per le donne, di contribuire alla società”. “Sono – ha chiarito – energie negate”.

Concorde nel ritenere il volume un’occasione, il consigliere toscano Giacomo Bugliani: “Apriamo spesso le porte dell’Assemblea legislativa a riflessioni di carattere sociale e culturale. Questo lavoro, scritto a più mani con competenze trasversali, è un contributo importante per sensibilizzare la comunità”. “È – ha continuato – un progetto per affrontare un tema molto delicato, certamente presente ma troppo spesso trascurato”.

Il libro, ha spiegato la saggista e attivista Marina Pratici “nasce da un incontro, da un congresso sulla violenza di genere con una specifica importante: l’abuso nell’infanzia che talora viene praticata e subita senza che si colga come tale”. Il riferimento è alle cosiddette baby miss, un tema ancora inesplorato, ma che ha effetti devastanti su bambine “costrette a credere di essere vincenti solo se belle e magre”.

Anna Massi, psicologa e psicoterapeuta, ha parlato di “trauma relazionale e cumulativo” che ha “effetti devastanti su bambine e bambini cui vengono negati i bisogni primari”. “Crescere in questa situazione – ha aggiunto – è drammatico. Si può parlare di violenza seriale perché gli effetti si protraggono nel tempo. Crescendo queste bambine e questi bambini avranno sempre una parte di sé devastata, saranno sempre in stato di allerta”.

Jacqueline Monica Magi, giudice della sezione penale del Tribunale di Prato e presidente onorario dell’Associazione Anna Maria Marino, cui saranno devoluti gli incassi del volume, ha spiegato che sulle diverse forme di violenza c’è molta sensibilità oggi. “L’aumento delle denunce ne è una dimostrazione, ma non significa che prima questi fenomeni non esistessero, semplicemente le donne non sapevano e non avevano coscienza di essere abusate e maltrattate. Il libro serve anche a far crescere questa consapevolezza”.

Fonte: Toscana Consiglio Regionale

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