Il no di SCE ad una multiutility quotata in borsa
Domani anche il Consiglio comunale di Pistoia sarà chiamato a discutere e a votare sulla cosiddetta multiutility, che altro non è che una società che si occupa di fornire gas e acqua e di garantire ai cittadini il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti.
Nome incomprensibile a parte (meglio sarebbe stato chiamarla società multiservizi o dei servizi pubblivipubblici locali) noi di Sinistra Civica Ecologista non siamo contrari alla sua costituzione, ma ci opponiamo al fatto che la si voglia quotare in borsa. A nostro giudizio sarebbe un errore imperdonabile porre il profitto a fondamento della fornitura dei servizi essenziali. Noi vogliamo che al centro restino i cittadini e i loro interessi. È per questo che parteciperemo al sit in promosso da vari partiti e associazioni che si terrà domani pomeriggio davanti al Palazzo comunale di Pistoia e che il gruppo consiliare della Mongolfiera, che sosteniamo convintamente, voterà contro questa sciagurata ipotesi. Se passasse il sì alla wuotaxione in borsa, l'obiettivo dell’utile da realizzare condizionerebbe fortemente l’efficienza e la qualità del servizio in termini di costo, investimenti, manutenzioni, contenimento delle perdite nella rete, che pure sono compresi nella tariffa e pagati dai cittadini. Occorre poi considerare che i Comuni saranno estromessi da qualsiasi potere sulla qualità dei servizi, e che la possibilità di indirizzo da parte della politica dovrà sottostare alle regole del diritto societario, come in una normale società privata. Nei documenti che costituiscono il corpo fondante della Multiutility Toscana non abbiamo letto che le frazioni prive del servizio idrico pubblico saranno raggiunte, o della garanzia che le tariffe saranno riviste al ribasso o che i piccoli comuni avranno la stessa attenzione ed investimenti proporzionali dei comuni maggiori. Per tutto questo e per tante altre ragioni diciamo no alla quotazione in borsa della Società dei servizi pubblici locali della Toscana.