Sicurezza in banca e protezione civile: in Prefettura il convegno dedicato alla 'Settimana Nazionale della Protezione Civile'
Pianificazione, coordinamento delle strutture operative di protezione civile e impegno per migliorare le iniziative di prevenzione: su questi temi, questa mattina, si è tenuto in Prefettura, presso il Salone Carlo VIII, il convegno promosso dal Prefetto Valerio Valenti “Tra pianificazione e modello di intervento durante l’emergenza”.
Alla giornata, inserita nell’ambito delle iniziative della “Settimana Nazionale della Protezione Civile”, hanno partecipato Massimo Fratini, Consigliere delegato alla protezione civile della Città Metropolitana di Firenze, Leonardo Ermini, Responsabili del Servizio di protezione civile della Città Metropolitana di Firenze, Gennaro Tornatore, Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco di Firenze, Paolo Masetti, Delegato ANCI Toscana e ANCI Nazionale alla protezione civile, Bernardo Mazzanti, Responsabile del settore protezione civile della Regione Toscana, Bernardo Gozzini, Amministratore unico del Consorzio LAMMA, e Riccardo Fanti, Direttore del Centro di protezione civile dell’Università di Firenze.
Nel corso dell’evento, è stata affrontata l’imprescindibile necessità di implementare l’aggiornamento dei piani di protezione civile comunali, in considerazione delle attuali esigenze del territorio e degli atti di indirizzo della Presidenza del Consiglio e della Regione Toscana. Inoltre, è stato presentato il nuovo modello di intervento che sarà adottato nella prossima pianificazione di protezione civile della Città Metropolitana di Firenze; parimenti, è stato dedicato un focus alle attività di monitoraggio degli eventi avversi (temporali, grandinate, neve) in relazione alla capacità di previsione e di allerta della popolazione che, sempre più, deve essere consapevole e informata dei rischi e delle precauzioni da mettere in atto.
Durante la mattinata, inoltre, è stato rinnovato, a Palazzo Medici Riccardi, il “Protocollo d’intesa per la prevenzione della criminalità ai danni delle banche e della clientela”, tra il Prefetto Valerio Valenti, il coordinatore nazionale OSSIF - il centro di ricerca dell’ABI sulla sicurezza anticrimine - Marco Iaconis e i delegati di 5 istituti di credito della provincia, alla presenza dei vertici provinciali delle Forze dell’Ordine: il Questore Maurizio Auriemma, il Comandante dell’Arma dei Carabinieri,
Gabriele Vitagliano, e il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, Fabrizio Nieddu.
L’intesa è stata sottoscritta la prima volta nel 2009 e successivamente aggiornata, facendo registrare fin da subito una flessione delle rapine, un trend in discesa confermato anche dagli ultimi dati consolidati: nel 2019 sono state compiute 2 rapine in provincia di Firenze e 4 nel capoluogo, nel 2020 sono state compiute solo 2 rapine in provincia e nessuna nel capoluogo, mentre nel 2021, è stata compiuta un’unica rapina in banca nell’area del Comune di Firenze.
Il nuovo patto rinsalda le linee operative già adottate nelle precedenti edizioni con alcune importanti novità introdotte perché l’azione della criminalità contro gli istituti di credito evolve grazie alle potenzialità delle nuove tecnologie che permettono attacchi di cyber physical security. Si tratta di aggressioni multivettoriali in cui vengono usate congiuntamente violazione fisica, informatica e di social engineering, cioè l’insieme di tecniche che inducono le persone a rivelare informazioni riservate (come password e dati bancari) oppure ad autorizzare l’accesso al proprio computer nel quale vengono poi installati software dannosi. Su questo fronte, secondo il protocollo odierno, le banche si impegnano a censire gli episodi di cyber physical security per consentire a OSSIF di effettuare analisi del fenomeno da mettere a disposizione delle Forze dell’Ordine, nonché allo scopo di monitorare la diffusione degli attacchi ed elaborare strategie di difesa.
Inoltre, il protocollo odierno presta particolare attenzione anche al rapporto con la clientela più vulnerabile: persone anziane o con una minore educazione finanziaria. Il protocollo prevede infatti l’impegno delle banche a fornire consigli contro i raggiri e numeri di soccorso a cui rivolgersi in caso di bisogno. Inoltre verrà svolto un monitoraggio delle truffe compiute allo scopo di individuare le buone pratiche da condividere per contenere il fenomeno.
Per quanto riguarda le misure di sicurezza da utilizzare per contrastare le rapine, il protocollo rafforza l’obbligo per ogni filiale bancaria di dotarsi di videoregistrazione e del dispositivo di custodia valori ad apertura ritardata oppure, in alternativa, del meccanismo di erogazione temporizzata del denaro.