Ictus cerebrale, nella Stroke Unit di Empoli più letti ad alta intensità di cura
È stata implementata la Stroke Unit dell’Ospedale San Giuseppe di Empoli, un’area dedicata ai pazienti ricoverati affetti da ictus cerebrale con l’obiettivo di assicurare un’assistenza orientata alla centralità della persona, garantire ai pazienti una presa in carico senza necessità di spostamenti, armonizzare i rapporti intraospedalieri, oltre che tra Ospedale e Territorio.
La Direzione della Stroke Unit è affidata alla Medicina Interna II, diretta dal Dr. Luca Masotti con la collaborazione della Neurologia, diretta dal Dr. Leonello Guidi, in termini di consulenza strutturale. L’ unità è coordinata dalla Dr.ssa Elisa Grifoni, esperta di patologia vascolare e malattie tromboemboliche.
La nuova organizzazione della Stroke Unit comporta la realizzazione di alcuni letti a più alta intensità di cura e dotati di strumentazione finalizzata alla rilevazione multiparametrica mediante telemetria e mantenendo per gli altri il livello standard di intensità di cura.
Il numero di pazienti con stroke ricoverati nel setting dedicato (5 A1) variano da 8 a 14, generalmente 10-12. La maggiore complessità medico-assistenziale di questi pazienti comporta la necessità di elevare per alcuni di questi, specie nella fase iperacuta delle prime 48-72 ore, l'intensità dell'assistenza e del monitoraggio clinico in analogia a quanto già presente in quasi tutti gli Ospedali della Usl Toscana Centro.
L'ictus cerebrale (termine anglosassone stroke) rappresenta una delle principali malattie cardiovascolari e la principale causa di invalidità nella popolazione occidentale. Può colpire qualsiasi età, seppur incidenza e prevalenza aumentino progressivamente con l'aumentare dell'età.
Il percorso stroke è attivo già dal Novembre 2017 anche all’interno del San Giuseppe di Empoli, uno tra gli otto presidi aziendali che costituiscono la rete ospedaliera assistenziale per la cura dell’ictus, diretta dal dottor Pasquale Palumbo. In questi ultimi anni il percorso del paziente con stroke ischemico è stato ampiamente implementato e reso omogeneo in tutti gli Ospedali della Usl Toscana Centro con risultati di eccellenza. Punti di forza sono l'organizzazione in rete, l'implementazione del trattamento di rivascolarizzazione urgente mediante trombolisi sistemica e l'eventuale invio verso la Neuroradiologia Interventistica di Careggi di Firenze per la rivascolarizzazione urgente mediante trombectomia meccanica.
All’interno dell’Ospedale San Giuseppe ogni anno vengono ricoverati circa 600 pazienti affetti da stroke o con sintomi che possono simulare uno stroke. Di questi circa 300 sono affetti da uno stroke cosidetto ischemico (mancato afflusso di sangue in un territorio cerebrale), 100 sono affetti da stroke emorragico (cosidetta emorragia cerebrale, stravaso di sangue all'interno della scatola cranica per rottura di un vaso sanguigno cerebrale), circa 50-60 da TIA (attacco ischemico transitorio cioè sintomi che scompaiono in pochi minuti o al massimo in poche ore), il resto dei pazienti ha patologie che mimano uno stroke e che richiedono accertamenti per diagnosticarle e trattamenti per curarle.
Inizialmente all’interno del presidio empolese tale percorso era dislocato su tre setting assistenziali secondo il livello di intensità di cura, pur mantenendo un unico tutoraggio medico, a causa dell’emergenza COVID, è stata necessaria per lunghi periodi una diversa distribuzione dell'Area Stroke nei setting assistenziali dell'Ospedale. Durante tale periodo è stata implementata la collaborazione con Neurologia attraverso l'affiancamento dei Neurologi con il ruolo di Consulenti strutturali ai Medici della Medicina Interna II.
Da ormai diversi mesi il setting 5A1 è tornato ad essere il setting di degenza medica dei pazienti con stroke, rappresentandone l’unico setting di degenza salvo i casi che necessitano di ricovero o trasferimento in Terapia Intensiva.
"Obiettivo futuro sarà quello di migliorare sempre di più e rendere sempre più appropriata l'assistenza medico-infermieristica-riabilitativa dei pazienti con stroke che si ricoverano nel PO San Giuseppe, implementare i percorsi diagnostico-terapeutici e di follow-up di questi pazienti, favorire i rapporti tra Ospedale e territorio, diffondere la cultura della prevenzione primaria e secondaria alla cittadinanza- sottolinea il dr Masotti".
"Come direttore del Dipartimento delle Specialistiche Mediche - afferma il Dr. Giancarlo Landini- sono estremamente soddisfatto di questo risultato. Anche Empoli si aggiunge alla nostra rete di Stroke Unit completando il "sistema stroke" dell’Azienda. Il lavoro multidisciplinare in fase acuta che ha permesso di ottenere risultati di eccellenza nelle trombolisi in DEA deve poter contare su un setting di ricovero dedicato per questo tipo di pazienti ove si possa consolidare i risultati ottenuti e contrastare le eventuali complicanze. Un ospedale grande come il San Giuseppe di Empoli non può non avere un reparto dedicato allo stroke. Oggi abbiamo fatto il primo passo in questa direzione".
Fonte: Azienda Usl Toscana Centro - Ufficio stampa