Terme della Toscana, sostegno rinnovato dalla Regione
TisUnanimità (33 voti a favore) in Aula di palazzo del Pegaso sulla legge di modifica della normativa regionale sul termalismo, illustrata dal primo firmatario Marco Niccolai (Pd). Il provvedimento si compone di due articoli: nel primo si specifica che la Regione attua le proprie politiche di promozione e di sostegno al settore termale attraverso il programma regionale di sviluppo (Prs) e gli altri atti della programmazione, soprattutto mediante progetti di riqualificazione del patrimonio idro-termale e di rigenerazione urbana. Con il secondo articolo, invece, si approva l’elenco dei 23 comuni termali della Toscana: Bagni di Lucca, Campiglia Marittima, Casciana Terme Lari, Castiglione d'Orcia, Chianciano Terme, Fivizzano, Gambassi Terme, Grosseto, Manciano, Monsummano Terme, Montecatini Terme, Montepulciano, Monticiano, Montignoso, Pitigliano, Pontremoli, Rapolano Terme, San Casciano dei Bagni, San Giuliano Terme, San Quirico d'Orcia, Sassetta, Sorano, Sovicille.
Come ricordato da Niccolai, l’atto è nato dalle sollecitazioni emerse in commissione Aree interne, in occasione del confronto con alcune associazioni di categoria. Da qui il passaggio dagli stabilimenti termali ad un concetto più ampio di termalismo, che comprenda non solo e non già gli stessi stabilimenti ma un sistema integrato, che veda protagonisti anche gli attori del mondo economico e produttivo locale.
Nel dare il “la” al dibattito, Silvia Noferi (M5S) ha sottolineato la coincidenza della presentazione della proposta di legge con l’istanza di fallimento della società Terme di Montecatini. La consigliera ha proseguito il suo intervento contestando all’esecutivo regionale di non aver voluto governare il settore termale e chiedendo come intenda rilanciarlo.
Sulla stessa lunghezza d’onda Luciana Bartolini (Lega), che ha parlato di una Regione assente e distratta di fronte alle annose problematiche del termalismo toscano, perché il settore sta davvero soffrendo. “Mi auguro che la Regione abbia una chiara strategia di rilancio in proposito”, ha concluso la consigliera.
Elena Rosignoli (Pd) ha ricordato che “questa proposta di legge non riguarda soltanto le Terme di Montecatini, ma ben ventitré Comuni della Toscana, otto di questi in provincia di Siena. Si tratta di un primo passo importante, per una Regione come la nostra, che negli anni ha dato tantissimi finanziamenti al settore termale”.
Via libera al provvedimento anche dal capogruppo di Italia viva, Stefano Scaramelli: “Sosteniamo questo atto, la questione non deve essere circoscritta a una singola città, è molto più ampia. Nella passata legislatura – ha ricordato – fu fatto un testo di legge che provava a introdurre elementi qualificanti. È importante che nella programmazione venga inserita una linea di sviluppo e che sia il soggetto privato a svolgere attività termale come prodotto industriale”. Il capogruppo ha richiamato anche la propria proposta di risoluzione collegata, approvata con voto unanime, con la quale si chiede uno stanziamento economico rilevante per il sistema termale: “Chiediamo che si proceda alla riconversione urbana delle città termali. Può essere interessante lavorare a promuovere il prodotto complessivo ‘Terme di Toscana’. Mi auguro che il Programma regionale di sviluppo possa essere discusso quanto prima dal Consiglio, ormai siamo quasi a metà legislatura”, ha concluso Scaramelli.
Oltre alla proposta di risoluzione di Italia viva, è stato approvato con voto unanime anche un ordine del giorno del Partito democratico, primo firmatario il presidente della commissione Aree interne, Marco Niccolai, che impegna la Giunta regionale a prevedere “adeguate misure di sostegno e promozione del settore termale”, con l’attivazione di progetti di “rigenerazione urbana delle città termali”, a partire dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), il sostegno del turismo termale attraverso un coordinamento dei Comuni, con la realizzazione di un “prodotto turistico omogeneo” e valutando la valorizzazione di un marchio comune, ‘Terme di Toscana’, tenendo conto dell’indotto economico ed occupazionale e proseguendo nel percorso di razionalizzazione delle società partecipate, “previsto dalla normativa vigente, per la salvaguardia dei livelli occupazionali e per garantire una prospettiva industriale”.
Respinto un ordine del giorno della Lega, prima firmataria la consigliera Luciana Bartolini, sottoscritto anche da Fratelli d’Italia, Movimento 5 stelle e Forza Italia, che intendeva impegnare la Giunta “ad attivarsi per acquisire più immobili del patrimonio termale delle Terme di Montecatini”, tra cui il complesso del ‘Tettuccio’
Fonte: Regione Toscana - ufficio stampa