Club Scherma Pisa Antonio di Ciolo, Maschera d'oro a Simone Piccini
Domenica 2 ottobre, all’interno della storica sala della Società del Giardino a Milano, è avvenuta la cerimonia ufficiale delle Onorificenze della Federazione Italiana Scherma con i prestigiosi riconoscimenti per atleti, tecnici e dirigenti che si sono particolarmente distinti nel parterre del panorama schermistico italiano.
Tra i premiati di questa edizione riceve la Maschera d’Onore d’Oro il Maestro Simone Piccini del Club Scherma Pisa Antonio di Ciolo per l’impegno profuso nell’insegnamento della scherma, il più alto titolo riconosciuto dalla Federazione, l’unico che, per regolamento della Federazione stessa, si può ricevere una volta sola nella vita.
Il Presidente FIS Paolo Azzi così descrive la cerimonia delle premiazioni: “Le Onorificenze federali rappresentano da sempre un momento di straordinaria importanza per la scherma italiana. È il formale, ma sentitissimo ringraziamento a chi, con la passione, l’impegno e i risultati, ha dato lustro al nostro amato sport, contribuendo a quel processo di crescita e sviluppo del movimento. Ogni Onorificenza ha una storia, che parte dal lavoro sui territori e arriva ai successi degli atleti nelle più prestigiose competizioni in giro per il mondo”.
Il Maestro Simone Piccini ha dichiarato di essere molto soddisfatto per la Maschera d’Oro: “Ringrazio la Federazione per aver riconosciuto il mio impegno nei confronti del nostro sport, ancora prima dei risultati il Club Scherma Pisa Antonio Di Ciolo, ha come obiettivo la crescita progressiva e la maturazione degli atleti con i giusti tempi. Sono poche le squadre che possono vantarsi di aver fatto innamorare della scherma dei bambini che poi sono arrivati ai massimi livelli, come Martina Batini che ha vinto il bronzo alle ultime Olimpiadi di Tokyo o Chiara Cini, oro europeo e argento mondiale. Tutti i giorni lavoriamo nella nostra palestra perché questo avvenga e il lavoro affiatato del team dei maestri è quanto più ci sia di importante e fondamentale perché tutti gli atleti, dai giovanissimi, agli atleti di alto livello, passando per il nostro settore paralimpico, si sentano accolti, incoraggiati e seguiti”
Fonte: Ufficio Stampa