Anni Hottanta Remix, successo oltre ogni aspettativa per la rassegna fiorentina dedicata alla creatività Anni ‘80
Con il gran finale al Tenax, un concerto/festa che ha visto la partecipazione di un migliaio di persone, si è conclusa la rassegna Anni Hottanta Remix che ha coinvolto, come non succedeva da tanto tempo, i cittadini di ogni età in due mesi estivi di eventi dedicati agli indimenticabili anni ‘80 della new wave fiorentina. Un programma ricco di appuntamenti – ben 15 – sotto la direzione artistica di Bruno Casini e realizzato da Confservizi Cispel Toscana in collaborazione con il Museo Marino Marini e Alia Servizi Ambientali Spa, nel quadro dell’Estate Fiorentina 2022 promossa dal Comune di Firenze.
Un successo di pubblico e di critica straordinario, con tutti gli eventi “sold out”. Un pubblico attento, motivato, concentrato, civile e desideroso di ritrovarsi nelle atmosfere di un periodo magico, senza retorica e nostalgia ma con il piacere della riscoperta.
Sono stati infatti ripercorsi tutti i linguaggi di quel periodo: la fotografia (con la bellissima mostra “Dark Portraits” di Dino Ignani al Museo Marino Marini), la musica (Cricket Lullaby, Pankow, Soul Hunter, la Mephisto Ballad di Antonio Aiazzi e Gianni Maroccolo), il cinema (con i documentari “Un week end postmoderno”, “Crollo nervoso” e “Firenze sogna”), gli incontri con coloro che ancora oggi sono protagonisti importanti della scena creativa (Piero Pelù, Ghigo Renzulli, Giovanotti Mondani Meccanici), la letteratura (con un magico reading di Sandro Lombardi di un testo di Pier Vittorio Tondelli), i talk sulle radio, le Case del Popolo, l’editoria alternativa ed il loro ruolo nella new wave fiorentina. Ma anche una biciclettata nei luoghi storici degli anni ’80, che ha suggerito l’idea di chiedere al Comune di Firenze di riconoscere l’importanza di certi spazi come la cantina di Via de’ Bardi dove sono nati i Litfiba, e l’incredibile festa finale al Tenax con concerto e discoteca.
La maggior parte degli eventi si è tenuta al Museo Marino Marini in piazza San Pancrazio, l’unico museo concepito e inaugurato negli “Anni ‘80”, un abbinamento riuscito e suggestivo, che ha voluto sottolineare il rapporto della creatività di quegli anni con la contemporaneità: il linguaggio di allora è ancora stimolo e linfa per la produzione creativa di oggi.
Un importante viatico alla volontà di realizzare un archivio dinamico in cui raccogliere tutta la documentazione degli Anni ’80 – gigantesca, analogica e quindi destinata alla distruzione fisica – e renderla disponibile per lo studio, la ricerca, la creatività di oggi attraverso le tecnologie più avanzate. Un progetto di innovazione e creatività nel quale coinvolgeremo le istituzioni più illuminate e i privati che hanno già manifestato la loro entusiastica adesione. Perché gli Anni ‘80 hanno posto le basi per il futuro.
Fonte: Ufficio Stampa