Dormitorio abusivo nella soffitta, fine al degrado a Prato
A Prato la Polizia Municipale è intervenuta ponendo fine ad una situazione di degrado e potenziale pericolo per i residenti, in una palazzina a Chiesanuova, abitata da cittadini di etnia orientale.
L’intervento mirato è scaturito da un precedente sopralluogo effettuato alcuni giorni prima da una pattuglia del Reparto Motociclisti che aveva eseguito un controllo nel resede dello stesso terratetto per una segnalazione di stoccaggio irregolare di alcune bombole di GPL, durante il quale, gli agenti avevano notato un sospetto movimento di persone in uscita dai piani superiori dell’immobile, il presunto uso difforme di alcuni ambienti dell’immobile ed avevano passato la segnalazione alla U.O. Edilizia e Contrasto al Degrado Urbano per le verifiche di competenza.
Effettuata l’istruttoria, e i dovuti riscontri negli archivi comunali, oltre ad incongruenze fra il numero dei residenti e quello delle persone viste sul posto al primo controllo, è emerso che l’edificio, di proprietà di alcuni cittadini italiani, era locato ad un cittadino orientale, il quale non vi risultava anagraficamente residente. I sospetti di irregolarità erano confermati da ulteriori osservazioni ed indagini effettuate sul posto.
Pertanto, l’unità di Polizia Edilizia ha eseguito il controllo all’interno dell’immobile, accertando l’improprio utilizzo della soffitta posta al piano secondo/sottotetto dove, con pannellature in cartongesso, erano stati realizzati abusivamente due ambienti ad uso dormitorio; entrambi arredati con letto matrimoniale e mobilia tipica da camera da letto, visibilmente utilizzati per la presenza di biancheria da letto ed effetti personali.
I dormitori, oltre a generali condizioni igienico sanitarie precarie, presentavano gravi irregolarità riguardo alle altezze dei vani e l’insufficiente areazione ed illuminazione tali da potersi considerare insalubri per gli occupanti; erano inoltre presenti impianti elettrici improvvisati, artigianali non certificati, con punti luce privi di calotte di protezione, ciabatte elettriche e cavi volanti, potenziali fonti di pericolo di folgorazione e di incendio per gli occupanti l’edificio e quelli limitrofi.
L’Ufficiale e gli agenti dell’Unità Operativa intervenuta hanno eseguito immediatamente il sequestro preventivo della soffitta e denunciato all’ Autorità Giudiziaria il conduttore dell’immobile per i reati edilizi accertati nonché a segnalare all’Ufficio Abusi Edilizi del Comune di Prato le irregolarità riscontrate per i successivi provvedimenti amministrativi.