Pitbull sbrana barboncino di un’anziana alle Cascine
Nel primo pomeriggio di ieri una pattuglia delle Unità Operative di Primo Intervento della Polizia di Stato, mentre attraversava il parco delle Cascine per rientrare alla base, si è trovata di fronte una scena sconcertante: un pitbull aveva azzannato un barboncino al seguito di una signora anziana.
Gli agenti sono subito intervenuti per togliere il piccolo animale da compagnia dalle fauci dell’altro cane, ritrovandosi in pochi attimi a gestire una situazione potenzialmente ad alto rischio. Non poteva infatti essere esclusa la possibilità che il pitbull si rivoltasse contro la donna che, sotto shock, voleva in tutti i modi salvare la sua malcapitata e affezionata bestiolina. Inoltre, nelle vicinanze c’erano anche alcuni bambini.
Gli agenti delle UOPI, addestrati tuttavia a gestire situazioni al limite, anche questa volta hanno agito con la massima professionalità e, forti della loro esperienza sul campo, sono entrati in azione a mani nude. Sono così riusciti a far mollare la presa al pitbull, facendolo inoltre allontanare dall’area e quindi anche dalle altre persone presenti.
A questo punto i poliziotti hanno preso in braccio il barboncino - già in gravissime condizioni - e lo hanno avvolto con cura in un giubbino della polizia per tamponare le ferite. Poi, senza perdere un istante, è partita la corsa disperata verso una vicina clinica veterinaria, insieme alla padrona del cane.
Nel frattempo una parte della squadra della UOPI si è occupata del pitbull, ancora libero nel parco in prossimità del mercato tra viale Lincoln e viale Kennedy: poco dopo, l’animale è stato rintracciato insieme al padrone che l’aveva preso al guinzaglio. Quest’ultimo, un cittadino magrebino di 30 anni, si sarebbe subito giustificato raccontando che il cane gli era scappato.
Trascorsi infine alcuni minuti, è arrivata la triste notizia che il barboncino purtroppo non ce l’aveva fatta.
L’anziana è stata assistita e consolata - per quanto possibile - anche dagli agenti; il pitbull è stato affidato al Centro Unità Funzionale di Igiene Urbana e Veterinaria dell’Azienda USL Toscana, mentre il proprietario del pitbull, un senza fissa dimora, rischia ora una denuncia.