gonews.it

Dal dono dei cittadini rinasce la biblioteca di Monsanto

Nuova vita per la piccola biblioteca sulle colline del Chianti: due sale lettura, una sala conferenza, la stanza del silenzio e libri in prestito. L'inaugurazione con l'arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori

Tra le colline del Chianti Classico si rinnova la piccola biblioteca di Monsanto “Il dono”, una casa costruita sulle fondamenta dell’amore per i libri e la letteratura, che aspira a ‘leggere’ nel cuore della propria di comunità e a scrivere una nuova pagina di solidarietà contemporanea. Più libri, spazi di lettura, opportunità e servizi di prossimità per vivere la cultura nelle aree decentrate di Barberino Tavarnelle. La biblioteca di campagna, aperta nella località collinare più a sud del territorio comunale, ai confini con il comune di Poggibonsi, renderà ancora più ‘vicina’ la possibilità di crescere, arricchirsi culturalmente e socializzare a tutte le età.

Due ampie sale di lettura, una sala conferenze dedicata agli eventi di interesse collettivo, di carattere letterario e sociale, una stanza per il silenzio, destinata alle attività di meditazione e alla cultura interreligiosa, un ufficio per la gestione tecnologica ed amministrativa della biblioteca. Si ampliano gli spazi e le occasioni di incontro intergenerazionale nel piccolo borgo di Monsanto grazie ai lavori di ristrutturazione dei locali adiacenti alla Chiesa di San Ruffignano, sostenuti dalla comunità dove la biblioteca monsantina nacque più di dieci anni fa.

L’opera pubblica che ha richiesto un consistente investimento, frutto di interventi privati, forme di sponsorizzazioni e numerose donazioni da parte dei cittadini, è stata battezzata da una festa partecipata organizzata dalla parrocchia di San Ruffignano. A presenziare il taglio del nastro per la presentazione del rinnovo dei locali è stato il Cardinale Arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori, accompagnato poi a visitare la struttura dal parroco di Monsanto Don Alfredo Jacopozzi dell’ufficio cultura Arcidiocesi di Firenze, la pediatra Maria Tolu, una delle cittadine residenti nel borgo che ideò la creazione dello spazio bibliotecario e alcuni abitanti fra i più attivi della frazione, come Franco Messini, Paolo Lazzerini, Elisabetta Forconi, Giampiero Galgani, Elisabetta Messini, Franco Biliotti, Leonardo Secci.

I cittadini di Monsanto

L’intervento è stato curato dall’ingegnere Giovanni Corti, con l’ausilio dell’architetto Raffaele Gambassi. Tra gli scaffali prenderanno spazio testi diversificati, legati al tema della memoria e della storia locale, della spiritualità, della letteratura contemporanea, oltre ad avere una specifica sezione dedicata all’infanzia e all’adolescenza. Per l’assessore alla Cultura la biblioteca di Monsanto, progetto nato spontaneamente dalla volontà della comunità di ritrovarsi e condividere passioni e interessi per la cultura del libro, accrescerà il suo potenziale aggregativo, in quanto spazio culturale aperto, inclusivo rivolto soprattutto ai più giovani. L’ampliamento della biblioteca di campagna è una delle attività che segue la stipula del Patto per la Lettura, promosso dal Comune di Barberino Tavarnelle, insignito dal Ministero per i Beni Culturali del titolo nazionale “Città che legge”, per la costruzione di una rete culturale che opera in maniera coordinata e omogenea per la promozione e la diffusione della lettura negli spazi pubblici con il coinvolgimento del mondo scolastico e di numerose realtà del tessuto associativo locale.

“La biblioteca Il dono è un luogo che vuole favorire l’incontro e le relazioni, accessibile a tutti – dichiara la pediatra Maria Tolu, che dieci anni fa avviò il progetto nazionale e la formazione del gruppo di volontari Nati per Leggere di Barberino Tavarnelle – la biblioteca di Monsanto, in collaborazione con le biblioteche comunali di Barberino Tavarnelle, metterà a disposizione anche uno spazio per il silenzio dove chiunque potrà coltivare la propria fede, a prescindere dal gruppo religioso di appartenenza”.

Nella piccola sala lettura sarà possibile prendere in prestito e consultare i libri disponibili, frutto anch’essi di donazioni della comunità. Un’attenzione particolare è stata dedicata, nell’opera di restauro, alle atmosfere calde e accoglienti della struttura che ha una marcata vocazione rurale ottenuta con particolari effetti luminosi, utilizzo di materiali della tradizione, travi e mura a vista. È possibile ammirare una parte della struttura muraria lasciata a ‘nudo’ in modo da consentire ai visitatori e agli utenti della biblioteca di visualizzare e conoscere le tecniche costruttive del tredicesimo secolo.

Fonte: Ufficio Stampa Associato Chianti Fiorentino

Exit mobile version