In Europa si discute di deforestazione, il pensiero di Lega San Miniato
Un ritornello ricorrente nel comprensorio del cuoio e’ quello di tutelare le aziende del settore che producono lavoro e ricchezza per tutta la comunità. Una giusta considerazione che alcuni nel tempo hanno inteso e sviluppato non sempre nel modo migliore provocando più danni che utilità. Ci sono tanti modi per difendere un comparto economico, uno è quello di cercare di impedire con comportamenti idonei e trasparenti che esso venga ingessato e indebolito da provvedimenti inutili e dannosi e da una eccessiva burocrazia spesso solo frutto di posizioni ideologiche e integraliste.
Un esempio di buona politica lo abbiamo avuto poche ore fa quando in sede europea si è discusso sulla proposta di un regolamento sulla deforestazione il quale prevede per molti operatori economici una serie di obblighi volti a contrastare una espansione dei terreni agricoli i quali sono – tra le altre - la fonte di alimentazione del bestiame e quindi origine della materia prima da cui scaturisce la pelle e il cuoio.
Nell’interesse del comparto industriale che fa perno nel nostro comprensorio la Lega in sede comunitaria ha chiesto durante la discussione del Regolamento la esclusione del pellame dall’applicazione della normativa restrittiva. Richiesta respinta da una visione ideologica e burocratica dell’ambiente, ma comunque una richiesta legittima e trasparente, probabilmente foriera di una futura riflessione che potrà avere conseguenze sugli sviluppi dell’iter formativo del Regolamento, a riprova che buone e trasparenti pratiche sono possibili anche in politica.
Gruppo Lega San Miniato