Muore a 79 anni l'ex segretario dei Ds e sindacalista Paolo Barsocchi
Il presidente della Provincia, Luca Menesini, ha espresso il proprio cordoglio per la perdita di Paolo Barsocchi.
«Ci sono perdite che lasciano il segno: una di questa è quella di Paolo Barsocchi, venuto a mancare poche ore fa dopo una lunga malattia che ce lo ha portato via prima del tempo. Barsocchi è sempre stato un punto di riferimento per tanti, soprattutto per chi rappresentava la parte più debole della società, impegnandosi in prima persona per la difesa dei diritti di tutti. Un impegno che ha caratterizzato tutta la sua vita professionale, prima da dipendente della Cucirini Cantoni Coats, poi con l’impegno nella Cgil, fino a diventarne segretario, così come in politica, in veste di segretario del Pds, ma anche come assessore comunale provinciale nel secondo mandato Tagliasacchi.
Ma un impegno, quello di Paolo Barsocchi, anche – e forse soprattutto – umano, che lo ha sempre visto recepire al volo i cambiamenti della società e quello che avrebbero comportato, in modo da proporre possibili soluzioni ai problemi sociali che si affacciavano.
Ci mancheranno la sua visione lucida e concreta delle situazioni, la sua forza di analisi e la sua voglia, che fino all’ultimo ha espresso, di tutelare i diritti dei più deboli e rendere il nostro mondo un posto migliore dove vivere. Il pensiero va adesso alla sua famiglia, alla quale esprimo tutta la mia vicinanza in questo momento di profondo dolore».
Al cordoglio dell’attuale presidente della Provincia, si unisce anche Andrea Tagliasacchi, che scelse di affidare una delega importante come quella dello sviluppo economico proprio a Barsocchi durante il suo secondo mandato. «Voglio esprimere innanzi tutto la mia vicinanza a Monica e alla famiglia di Paolo in questo triste momento. Con Paolo se ne va una grande persona, la cui vita è stata costantemente segnata da un forte impegno civico e politico, che lo ha caratterizzato e che è stato segnato dalla sua personalità forte e sensibile, caratteristiche che lo rendevano un interlocutore speciale. In questo momento affiorano tutti quei momenti vissuti fianco a fianco e sempre improntati a una forte franchezza e schiettezza. Momenti che riguardavano sì la politica, ma anche la dimensione umana e che porterò sempre con me, come preziosi ricordi di una persona che ha dato tanto sia alla comunità, sia a me, a livello personale».