Mons. Migliavacca lascia San Miniato: passato e futuro nell'intervista di gonews.it
Mons. Migliavacca lascia San Miniato dopo 7 anni. Il Papa lo ha infatti nominato ha nominato vescovo della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro.
gonews.it lo ha intervistato per sondare il suo stato d'animo e lanciare uno sguardo sul passato e sul futuro, fare un bilancio di questi sette anni e chiedere cosa rimarrà di questa esperienza nel suo prossimo incarico.
Qui un estratto dell'intervista che potete vedere per intero nel video in calce all'articolo:
Come ha accolto le prime voci di una possibile nomina e poi la nomina vera e propria?
Alla fine dell'estate mi è giunta la richiesta, il mio atteggiamento è di disponibilità e affidamento alla chiesa.E' un cammino scelto, è la mia vita.
Dal 2015 al 2022 ha gestito momenti felici e talvolta impegnativi per la diocesi. Qual è il ricordo più felice e quello più triste che si porta dietro per San Miniato
I ricordi belli sono tanti, l'incontro con le comunità nelle parrocchie, il primo aperitivo con i giovani in piazza del Duomo, ce ne sono tanti altri ma non posso ricordarli tutti. I momenti tristi o difficili riguardano l'inizio del tempo della pandemia e le decisioni da prendere, come reinventarsi e rimanere in contatto con la gente. Prevalgono comunque i momenti belli.
Si è già informato sulla realtà aretina e su quello che potrebbe aspettarvi?
Di Arezzo conosco ben poco, ho visto la cattedrale e il santuario della Verna, anni fa sono stato a Cortona. Non conosco realmente il territorio, sarà una scoperta.
Nel momento della sua nomina era il vescovo più giovane e i giornali fecero grandi titoli sulla serata in birreria assieme ai suoi amici da Pavia. Adesso tutto è cambiato, in questa maturazione qual è il bagaglio di esperienze più importante?
Ho imparato a entrare nel cuore della Chiesa, vedere il diffondersi del Vangelo,e poi l'esperienza della vita. Problemi da affrontare, decisioni da prendere, tutto entra nel bagaglio di esperienza. C'è l'inedito da affrontare. Sono e sarò sempre grato alla chiesa di San Miniato.
La chiesa sta cambiando?
Certamente, perché cambiano i tempi. Credo che la Chiesa possa essere aiutata dai giovani, se li ascoltiamo di più. I giovani vanno visti come ricchezza e patrimonio da accogliere e ascoltare.