Cittadini emeriti che hanno contribuito alla crescita culturale, sociale ed economica di Greve in Chianti e al percorso di affermazione nel mondo del territorio chiantigiano. Il sindaco ha consegnato il riconoscimento, nell’ambito della cinquantesima edizione dell’Expo Chianti Classico, a cinque chiantigiani doc. Si tratta del mecenate Stefano Serafini che dal 2021, in seguito alle tante difficoltà causate dalla pandemia, ha voluto dare un importante segnale di ripresa e contribuire alla tutela del bene pubblico con una serie di azioni virtuose per il la promozione e la valorizzazione del patrimonio storico-artistico e culturale di Greve in Chianti. In omaggio al centenario dalla nascita del padre, illustre chirurgo conosciuto a livello internazionale, scomparso nel 2004, Stefano Serafini ha deciso di finanziare un intervento di restauro dell’“Annunciazione”, tavola lignea del quattordicesimo secolo, tra le più importanti del territorio chiantigiano, conservata al Museo Comunale di San Francesco. I lavori, eseguiti in accordo con la Soprintendenza e l’amministrazione Comunale, hanno dato nuova vita all’opera, che è potuta tornare agli antichi splendori grazie alla generosità e alla sensibilità di Stefano Serafini.
Non un singolo cittadino ma un’intera famiglia è stata insignita dell’edizione 2022 del titolo creato dall’amministrazione comunale. E’ l’Azienda agricola Vitiano, una delle storiche imprese che ha contribuito a far crescere nel corso del tempo qualità e spessore internazionale della manifestazione dedicata alla cultura del vino che quest’anno ha segnato il traguardo del mezzo secolo di vita. L’azienda agricola Vitiano, condotta dalla famiglia Camagni, ha sempre creduto e investito nella manifestazione più importante del territorio che ha il suo punto di forza nella presenza in piazza Matteotti dei produttori provenienti da tutti i territori del Chianti Classico e nel contatto diretto tra azienda e consumatore. L’azienda Vitiano ha visto nasce l’Expo partecipandovi con passione e competenza fin dalla prima edizione negli anni Settanta.
Il riconoscimento è stato assegnato anche a Marco Hagge che, da giornalista Rai, ha indagato e raccontato l’anima del territorio con competenza e professionalità, prestando particolare attenzione alla vocazione culturale, legata alla storia e alle tradizioni del Chianti. Un territorio che Marco Hagge ha anche amministrato ricoprendo la carica di sindaco di Greve in Chianti dal 2004 al 2009. Oggi l’impegno del giornalista, attivo in tante attività culturali che porta avanti con fine sensibilità, continua e si arricchisce di nuovi progetti che mettono in luce risorse, caratteristiche e potenzialità del territorio, un luogo da promuovere e far conoscere a cittadini e visitatori con la forza delle immagini e delle parole. Il lavoro più recente è la pubblicazione fotografica, curata insieme al fotografo Andrea Rontini, voluta e sostenuta dall'amministrazione comunale “La strada infinita. Storie, percorsi, paesaggi nelle terre di Greve in Chianti” Ed. Polistampa.
Una donna brillante dinamica, un’artista appassionata e talentuosa figura nella lista dei cinque cittadini emeriti proclamati quest’anno dal Comune ed è Sarah del Giudice che ha contribuito a portare il nome del Chianti in tutto il mondo attraverso i segni, i linguaggi, le molteplici espressioni dell’arte contemporanea e della tradizione artigiana, profondamente radicata nel territorio. Con il fratello e i genitori, alla conduzione della Fonderia Del Giudice, la cittadina condivide una passione e una professione che generano cultura e offrono alla comunità chiantigiana importanti opportunità e percorsi culturali. Tra le opere, installate in vari luoghi pubblici e privati del territorio, spicca la scultura “Il Seminatore di Strada”, biglietto da visita del Comune che narra a chiunque entri nel Chianti una storica tradizione legata alle origini e alla cultura rurale delle colline fiorentine.
Ultimo cittadino emerito, ma non per importanza, è Pietro Resta, in arte Wikipedro, di cui l’amministrazione comunale ha voluto valorizzare la capacità di creare e diffondere originali contenuti per il web finalizzati a raccontare la bellezza, la storia, le tradizioni e più in generale la ricchezza culturale di Firenze e della Toscana. Seguito da mezzo milione circa di “followers” che lo fanno spopolare sui suoi profili Facebook, Instagram e Youtube, Wikipedro è riuscito a cavalcare la modernità dell’era digitale e ad avvicinare i giovani alle eccellenze e ai tesori culturali della regione, compreso il borgo medievale di Montefioralle, utilizzando un linguaggio diretto, ironico, coinvolgente che si è distinto tra le innumerevoli modalità di comunicazione e informazione che abitano la jungla del web. Alla cerimonia di consegna delle targhe e delle pergamene ai cinque cittadini emeriti era presente anche l’assessore alla Cultura del Comune di Greve in Chianti.
Fonte: Ufficio Stampa ASSOCIATO DEL CHIANTI FIORENTINO
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