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Il Settore Home Restaurant risponde alla moratoria: "Non siamo esercizi pubblici"

Riceviamo e pubblichiamo la nota di 'Home Restaurant Hotel' riguardante la moratoria del Comune per l'apertura di nuove attività di somministrazione di alimenti e bevande nel centro storico di Lucca:

Il provvedimento, che nelle intenzioni dell’amministrazione è volto a preservare il centro storico dalla moltiplicazione di ristoranti, ha provocato la reazione di Home Restaurant Hotel, piattaforma con più di 600 iscritti, che non ci sta ad essere paragonato a un esercizio pubblico.

Gli home restaurant, attività in forte espansione, «non sono assimilabili a ristoranti tradizionali noi stiamo aperti al massimo tre giorni la settimana, e l’unico obbligo è di comunicarlo alla Questura — dice il Ceo Gaetano Campolo —. Se fossimo un esercizio pubblico avremmo un codice Ateco, invece no. Stanno cercando di distruggere un settore, forse su sollecitazione delle associazioni di categoria. Ci sentiamo offesi da questa moratoria perché non risolve il problema alla base: manca una regolamentazione a livello nazionale». Secondo Campolo, queste attività «valorizzano l’enogastronomia locale e combattono la disoccupazione». La piattaforma di Campolo funge da collettore tra chi cucina e mette a disposizione la propria casa o un Bed & Breakfast, e chi cerca un’esperienza di pranzo o cena diversa e intima, facendo da intermediatore e comunicando appunto con la Questura per le aperture.
Home restaurant Hotel srl con il sito wwww.homerestauranthotel.it e’ presente in oltre 90 citta’ italiane con oltre 600 Home Restaurant regolarmente registrati in Questura e con oltre 2 mila eventi organizzati.

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