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Informazione, il presidente Consiglio regionale: "Da Toscana impulso per qualità e diritti"

Il presidente del Consiglio regionale ha portato il saluto istituzionale all’assemblea annuale dell’Associazione stampa toscana, che si è tenuta questa mattina, giovedì 15 settembre, a palazzo Strozzi Sacrati. Un saluto al presidente Sandro Bennucci e a tutti i delegati dell’Ast e un ringraziamento rivolto a tutti i giornalisti per il lavoro fondamentale che svolgono e che hanno svolto soprattutto in questi anni di pandemia. Il ruolo dei media, a giudizio del presidente del Consiglio regionale, è stato fondamentale nella gestione non semplice dell’informazione quotidiana. La stampa si è dimostrata ancora una volta indispensabile ed è ancor di più emerso quanto ci sia necessità di figure professionalmente preparate, riconosciute e quindi adeguatamente remunerate. Sia all’interno delle redazioni, sia negli uffici stampa.

C'è bisogno di più informazione, c’è bisogno di un’informazione di qualità, riconoscibile e riconosciuta, ha osservato il presidente. La buona informazione è cosa diversa da ciò che viene diffuso sui social network in modo incontrollato. Il controllo e le verifiche preventive di un professionista dell’informazione sono alla base di un’informazione garantita. Il presidente ha ricordato l’attenzione e il lavoro svolto dalla Regione a stretto contatto con Associazione Stampa Toscana. Di qui, il plauso al nuovo patto stretto tra il presidente della Toscana e l’Ast, che rafforza la volontà di continuare a dare valore a questo principio.

Anche il Consiglio regionale sta lavorando a una prossima iniziativa, fa sapere il presidente: c’è l’idea di dedicare la Festa della Toscana 2022 al tema della libertà d’espressione, che è sancito dalla Costituzione nell'articolo 21 ed è un diritto fondamentale del nostro paese. Sostegno e incoraggiamento il presidente dell’Assemblea toscana rivolge a Federazione della stampa e Ordine dei giornalisti, dal presidente nazionale Carlo Bartoli, al presidente regionale Giampaolo Marchini, all’indomani della conferenza stampa congiunta di Ordine e Fnsi, che si è tenuta a Roma. Si sente la necessità di una nuova legge di sistema che consenta di affrontare la transizione digitale, azioni di contrasto al precariato dilagante nel mercato del lavoro giornalistico, interventi contro il fenomeno preoccupante delle minacce ai cronisti e per arginare l'utilizzo delle querele temerarie come bavaglio alla stampa, norme a tutela del segreto professionale e delle fonti dei giornalisti; di riforme dell'Ordine e del sistema di governance del servizio pubblico radiotelevisivo. Norme e interventi a tutela e a sostegno di un’informazione libera, autorevole e di qualità sono norme a tutela della democrazia. La legge sull’editoria è in vigore dal 1981, un aggiornamento è urgente. L’appello dei giornalisti alla politica è giusto, a giudizio del presidente del Consiglio regionale, secondo il quale dalla Toscana può partire un forte impulso in questo senso, anche grazie alla presenza dell’Associazione stampa toscana, da sempre presidio di diritti per tutti i lavoratori dell’informazione. E il Consiglio regionale c’è, ha assicurato, sia sul fronte dell’essenziale riconoscimento di giornaliste e giornalisti nella pubblica amministrazione, sia per una nuova legge dell’editoria che raccolga le mille novità del settore.

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