gonews.it

Lavoro al centro, la Cgil incontra i candidati a sinistra dell'Empolese Valdelsa: "Ecco le nostre proposte"

Si chiamerà Il lavoro al centro l'incontro organizzato dalla Cgil Empolese Valdelsa in cui i delegati sindacali e gli attivisti si confronteranno con i candidati di zona alle elezioni politiche delle liste di sinistra e centrosinistra: Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Sinistra Italiana - Verdi, Unione Popolare.

Il coordinamento sarà a cura di Gianluca Coppola, segretario della Camera del Lavoro Metropolitana di Firenze e del coordinamento Empolese Valdelsa. L'appuntamento è martedì 20 settembre alle 15 alla Casa del Popolo di Avane a Empoli.

L'incontro non sarà in piena par condicio perché volutamente organizzato dalla Cgil, da sempre schierata a sinistra, e rivolta verso i candidati che esprimono concetti e posizioni vicine a quelle del sindacato rosso: "Abbiamo dato una lettura ai programmi delle varie liste, abbiamo scelto chi vuole dare centralità al lavoro - spiega Coppola -, parlando di lotta alla precarietà e al lavoro povero, servizi pubblici efficienti, redistribuzione della ricchezza, legge sulla non autosufficienza, sviluppo, ambiente e diritti. Altre rappresentanze politiche sono legittime ma partono da punti opposti. Inutile avviare un ragionamento con una forza politica che ha fatto un video non ammissibile su una donna rom (il video è stato pubblicato dal consigliere leghista Di Giulio a Firenze, NdR). L'antirazzismo e l'antifascismo sono fondativi dell'intero paese, non ci può essere discussione o confronto su questo".

Il lavoro e le sue difficoltà

Dai dati della Cgil emerge come il lavoro più precario sia ancora centrale nell'Empolese Valdelsa. In Valdelsa il 19% dei contratti è a somministrazione, dai centri dell'impiego arriva la notizia che oltre metà dei contratti di avviamento al lavoro è a tempo determinato. Esistono e sono diffusi ancora fenomeni di lavoro nero o lavoro grigio (con parte della paga distribuita senza pagare sopra contributi). "Questo è un virus che se si diffonde uccide la comunità", spiega Coppola. Altre triste voci arrivano dal mondo degli appalti e delle cooperative. Il peggioramento è diffuso nelle condizioni dei lavoratori, nonostante l'ipotesi di un rilancio dopo la pandemia per i servizi essenziali come quello della sanità. Ci sono "tagli diffusi a discapito dei lavoratori nei centri diurni", spiega Paolo Grasso, "alle volte le cooperative si rifiutano di parlare con le organizzazioni sindacali". Nel mondo degli appalti esistono persone che lavorano per sole 6 ore a settimana, "persone ricattabili perché vivono al di sotto della soglia della povertà", racconta Donatella Galgani.

Le proposte

Alla politica la Cgil propone un potenziamento massiccio delle ispezioni contro il lavoro nero, un contratto unico di ingresso per 'pulire' la precarietà partendo dai tirocini, investimenti in formazione e stabilizzazione, la riduzione dell'utilizzo del contratto part time. "Il contratto a tempo intedeterminato parte come forma fondamentale, ci devono essere condizioni molto stringenti per il part time, ci sono azienda che ciclicamente fanno turn over e producono precariato", spiega Coppola. Un altro tema fondamentale è il salario minimo, con una paga oraria più alta e un contratto a tempo indeterminato per produrre maggiore sicurezza.

Per il territorio dell'Empolese Valdelsa le proposte sono più localizzate: il potenziamento della logistica sul territorio (sia i treni tra Empoli e Firenze che tra Empoli e Siena, la metropolitana tra Empoli e Firenze che dovrebbe nascere al posto della linea verso Porta al Prato), un polo logistico che al momento è solo sulla Piana fiorentina ma che potrebbe trovare spazio a Granaiolo, a metà strada tra l'Empolese e la Valdelsa, un impegno intenso verso l'economia circolare.

Le risorse potrebbero essere reperite attingendo in quella sacca di extraprofitti e rendite che non pagano quanto invece i lavoratori dipendenti e i pensionati.

Le altre proposte

Nell'ambito dell'incontro Il lavoro al centro verranno affrontate anche altre questioni come il servizio sanitario, con la carenza di organico e la legge sulla non autosufficienza, la scuola, con "ogni anno gli stessi problemi di organico per docenti e personale Ata, oltre alle classi pollaio che nessuno vuole ma che vengono fatte comunque" e le difficoltà dei pensionati su cui si concentrano gli sforzi dello sportello dedicato avviato dalla Spi-Cgil.

Elia Billero

Exit mobile version