Sanac, la Regione scrive ad Acciaierie d'Italia e chiede un intervento diretto
Sulla vertenza Sanac di Massa, la Regione Toscana chiede un “intervento diretto” di Acciaierie d’Italia e auspica che si arrivi presto a un incontro con i vertici per confrontarsi sui principali nodi della vicenda.
Lo scrive il Consigliere del presidente della giunta regionale della Toscana per il lavoro e le crisi aziendali in una lettera con cui si rivolge direttamente all’amministratore delegato di Adi Lucia Morselli, nonché al Ministro e al viceministro dello Sviluppo economico e al coordinatore della struttura per la crisi d’impresa del Mise. Nella lettera, dopo aver ricordato che la Regione “ha monitorato attivamente l’intero corso della vertenza”, il consigliere sottolinea che il più grande gruppo siderurgico italiano, della cui compagine societaria fanno parte Am InvestCo Italy e Invitalia, non può considerarsi indifferente in ragione del “peso così determinante nella crisi in oggetto” dello storico sito industriale della provincia di Massa Carrara (circa 100 i lavoratori coinvolti) e, di conseguenza, “nella sua possibile soluzione”. Sanac ha problemi di cassa e nell’autunno (inizio ottobre), se non verranno saldati i 32 milioni del debito vantato nei confronti di Acciaierie d’Italia, mancherà la liquidità necessaria per acquistare le materie prime, pagare i fornitori e gli stipendi. La situazione si è aggravata con la mancata aggiudicazione dell’ultima asta di vendita, il 4 agosto scorso, a causa della quale “si profilano incertezze sia per la produzione che per la salvaguardia dei posti di lavoro”.