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Detenuto tenta il suicidio a Sollicciano, salvato dalla polizia penitenziaria

Il carcere di Sollicciano

Tentato suicidio nel carcere di Sollicciano. Un detenuto di 27 anni, originario del Marocco, ha provato a togliersi la vita ed è stato salvato solo "grazie all'intervento della polizia penitenziaria". A renderlo noto il segretario del Sappe toscano, Francesco Oliviero. Il detenuto è stato trasportato in ospedale in prognosi riservata.

L'uomo, in carcere dal 5 settembre per spaccio,  ha "tentato di impiccarsi utilizzando il lenzuolo che ha legato al collo e alle sbarre", venendo poi salvato da un "giovane poliziotto penitenziario" che stava facendo il giro di controllo.

"Restano ignote le motivazioni che hanno portato il detenuto a porre in essere il gesto estremo, in ogni caso, il dato certo è che la scelta di togliersi la vita è originata da uno stato psicologico di disagio. E' un dato oggettivo che chi è finito nelle maglie della devianza spesse volte è portatore di problematiche personali sociali e familiari. L'ennesimo suicidio sventato di un detenuto in carcere dimostra come i problemi sociali e umani permangono, eccome, nei penitenziari, al di là del calo delle presenze. E si consideri che negli ultimi 20 anni le donne e gli uomini della polizia penitenziaria hanno sventato, nelle carceri del Paese, più di 23mila tentati suicidi e impedito che quasi 175mila atti di autolesionismo potessero avere nefaste conseguenze", commenta il segretario generale del Sappe Donato Capece.

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