Ucraina, le risposte dei candidati al comitato Empoli per la pace
Il comitato Empoli per la pace ha chiesto ai candidati dei diversi partiti quale sia la loro posizione sui temi che portiamo avanti dallo scorso 27 maggio: stop all’invio delle armi, sì alla diplomazia sia da parte dell’Europa che sotto l’egida ONU, no alla corsa al riarmo e all’aumento delle spese militari e ratifica da parte dell’Italia del trattato di proibizione delle armi nucleari.
Le risposte non si sono fatte attendere, come quella, chiara e decisa, di Yana Ehm, deputata di ManifestA e candidata con Unione Popolare in Toscana: “Noi siamo schierati sin da subito in Parlamento per un immediato cessate il fuoco e per la risoluzione diplomatica del conflitto russo ucraino. Mai a testa bassa, nonostante il conformismo bellicista dei prepotenti”. Così in una nota, Yana Ehm in risposta alle domande e interrogativi posti dal comitato Empoli per la pace.
“Lo scorso marzo - sottolinea Ehm - ben 367 deputati votarono a favore dell’invio di armi in Ucraina. Ci siamo opposti in 25. Quello non era un voto qualunque bensì l’autorizzazione del Parlamento al Governo a varare ben 4 decreti interministeriali, in deroga alla legge in vigore, e di richiesta di aumento della spesa militare. Quei giorni ne abbiamo sentite di tutti i colori e contro di noi si è scagliata una guerra silenziosa”.
“A nulla è servita la nostra richiesta di interlocuzione con il governo, le interrogazioni depositate a seguito della scoperta di armi in partenza dall’aeroporto civile di Pisa o l’interpellanza in aula per chiedere il fermo al progetto della nuova base militare a Coltano”, - prosegue la Ehm, che commenta: “la risoluzione presentata in Parlamento da ManifestA per chiedere la risoluzione pacifica del conflitto tramite diplomazia e lo stop all’invio di ulteriori armi all’Ucraina è stata ricevuta da un muro di gomma e da una grave e miope bocciatura”.
“Lo dico chiaramente: non ci fermeremo. Non solo per la pace in Ucraina ma anche come atto a sostegno della fine delle guerre dimenticate, come Siria, Palestina, Etiopia e Yemen. La pace conosce un'unica via quella del dialogo, del disarmo e di una nuova consapevolezza di vita e di sviluppo sostenibile. Solo qualche mese fa abbiamo chiesto al nostro paese di ratificare il trattato sul nucleare e di farsi portavoce in seno alla conferenza di Vienna di un nuovo modello di sviluppo. Da loro solo parole vuote ma la nostra era ed è una buona proposta e una sana voglia di cambiamento” conclude la Ehm.
"Accogliamo con favore l'appello del Comitato per la pace di Empoli. Facciamo nostri i punti messi in evidenza, condividendo l'inquietudine rispetto alla scomparsa del dibattito all'interno dell'opinione pubblica sui temi della guerra e della corsa agli armamenti".
Lo dicono Nicola Fratoianni, Dario Danti e Lucia Scatena, candidati alla Camera dei Deputati nel Collegio Toscana P0.
"Condannando con fermezza l'invasione russa nei confronti dell'Ucraina, Sinistra italiana si è subito schierata a favore di un impegno dell’Italia e dell’Unione Europea in ogni sede internazionale per la fine immediata delle ostilità, per una ripresa dei canali diplomatici e per la costruzione di un processo di pace. In questo senso, facciano appello all'obbligo costituzionale del ripudio della guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali tanto da escludere qualsiasi partecipazione militare dell’Italia al conflitto sia la fornitura di armi da parte del nostro paese. In questo quadro, riteniamo ingiustificabile l'aumento delle spese militari a sfavore di quelle relative alla sanità e all'istruzione.
Confermiamo, con convinzione, il nostro impegno a sostegno dell’adesione dal parte dell’Italia al trattato dell’ONU per la proibizione delle armi nucleari (TPNW). Inoltre, nel programma di Sinistra Italiana - Europa Verde c’è l’impegno formale a promuovere una Mozione parlamentare per l’adesione dell’Italia al Trattato per la Proibizione delle Armi Nucleari (TPNW), come stato osservatore.
Siamo impegnati anche nel sostegno pubblico all’appello intitolato “Fuori la guerra dal diritto”, già sottoscritto da numerose personalità a livello nazionale, per iniziativa di Raniero La Valle, “Per un protocollo sul ripudio sovrano della guerra e la difesa dell’integrità della terra".
Ecco, infine, le altre proposte dell’Alleanza Verdi e Sinistra sui temi della pace, della non violenza e della cooperazione tra i popoli sono le seguenti: Approvazione proposta “Un’altra difesa è possibile” (DCNAN): istituzione del dipartimento della Difesa Civile Non-armata e Nonviolenta; legge quadro istitutiva dei Corpi Civili di Pace; renderla una legge ordinaria; rendere stabile, operativo ed aperto a tutto il Servizio Civile Universale; possibilità di obiezione alle spese militari; trasformare l’ecocidio nel quinto reato internazionale soggetto al Tribunale dell’AIA.