Carbocci (Nursind Pisa): "Sanità assente dal dibattito elettorale"
"Nei programmi elettorali di tutte le forze politiche a livello nazionale c’è poco o niente (tanti luoghi comuni…) su come risolvere i problemi di una sanità italiana sempre in maggiore difficoltà. Sì certo, si parla del pacchetto di fondi previsto dal Pnrr, con il quale il nuovo Parlamento dovrà per forza di cose trovarsi a fare i conti. Ma di quelli che sono i problemi attuali della sanità, nessuno ne parla. Ma anche nessuno dei candidati del nostro territorio ha posto l’accento sulla situazione che sta vivendo la 'nostra' sanità locale".
A dirlo è Daniele Carbocci, Segretario amministrativo nazionale e Segretario Territoriale Nursind Pisa.
"Ad oggi non un solo intervento politico, nè da destra nè da sinistra, nè dal terzo polo nè dai 5 stelle, sui temi della salute e della sanità del nostro territorio, nonostante in questi ultimi mesi si siano evidenziati una serie di problemi che testimoniano una situazione critica.
Abbiamo visto la situazione dei pronti soccorso esplodere e nessun politico locale si è sentito in dovere di intervenire e cercare di capire il motivo per il quale migliaia di cittadini si debbono riversare nei ps per cercare una risposta ai loro problemi di salute. E nessun politico che si sia posto il problema del perché poi i pazienti stazionino in ps per intere giornate in attesa di un posto letto.
Abbiamo sotto gli occhi la situazione di una medicina territoriale disastrosa, una assistenza domiciliare ridotta ai minimi termini con molte famiglie abbandonate a loro stesse nel gestire a casa i propri cari gravemente malati anche per la mancanza di strutture di ricovero, e anche su questo nessun intervento dei candidati a queste elezioni.
Nessun candidato a cui interessi che un cittadino debba attendere mesi per avere una visita specialistica o poter effettuare un esame diagnostico.
Salvo ovviamente rivolgersi alla sanità privata o chiedere la disponibilità a pagamento in intramoenia. È questo che vogliono i “nostri” politici?
Nessuno politico locale che si ponga il problema che l’AOUP il 30 settembre si appresta a licenziare circa 100 professionisti sanitari (31 infermieri, 58 OSS e 5 Ostetriche) perché la politica regionale ha stabilito che si deve ritornare alle dotazioni organiche ante pandemia. Come se ante pandemia le dotazioni organiche fossero sufficienti a garantire i servizi.
Come a nessun politico pare interessare le condizioni in cui stanno lavorando ormai da anni gli infermieri, i medici, gli oss e tutto il personale sanitario.
Di questo passo c’è da chiedersi a cosa servirà il mega ospedale che sta sorgendo a Cisanello.
Vorremmo ricordare ai nostri politici che anche i professionisti sanitari sono cittadini elettori che si chiedono quali siano le idee dei politici per risolvere i problemi della sanità o se davvero non ci sia nessuna forza politica e nessun candidato che abbia cuore i nostri problemi e quelli del sistema sanitario nazionale".
Fonte: Ufficio Stampa