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Aggressioni in carcere a Pisa e Sollicciano, Sappe: "Si intervenga, polizia penitenziaria allo stremo"

Nuova aggressione ai danni della polizia penitenziaria nelle carceri di Pisa e Firenze. A Pisa un detenuto nordafricano avrebbe dato in escandescenze scagliandosi contro gli agenti con un'arma rudimentale mentre lo stavano accompagnando in isolamento, per scontare sanzioni disciplinari ricevute per analoghi comportamenti. A rimanere feriti sette poliziotti, condotti in ospedale.

Sulla vicenda interviene il segretario regionale del Sappe, il sindacato autonomo di polizia penitenziaria, Francesco Oliviero che chiede provvedimenti al Ministero della Giustizia. "Il carcere di Pisa vive, da tempo, una cronica carenza di personale di tutti i ruoli: anche l'assenza forzata dal servizio del Comandante di Reparto da oltre un anno, che pure era stato a suo tempo aggredito da un detenuto, sta incidendo negativamente sulla gestione dell'istituto".

Il segretario del sindacato denuncia un'altra aggressione, nel carcere di Firenze Sollicciano, sempre per mano di un detenuto nordafricano. "Non voleva rientrare in cella e pretendeva anzi che rimanesse aperta" spiega Oliviero. "Al comprensibile diniego del poliziotto, lo ha colpito con schiaffi e pugni". Chiesto dunque dal sindacato immediato intervento "perché il personale di polizia penitenziaria è allo stremo", afferma il segretario generale Donato Capece che sottolinea il "fallimento delle espulsioni di detenuti stranieri dall'Italia: sono state solamente 465 nel 2021" su 17mila presenze in una popolazione carceraria totale di 55mila persone. Capece torna infine a chiedere che gli agenti siano dotati di taser, denunciando che il personale ancora non ha ricevuto dispositivi come "guanti anti-taglio, caschi, scudi e kit antisommossa, sfollagenti promessi dal Capo del Dap Renoldi".

Meini e Galli (Lega): "Massima solidarietà ai poliziotti coinvolti: taser potrebbe essere d'aiuto"

"Ormai quello che succede all'interno delle carceri toscane, segnatamente, in questo caso, in quelle di Firenze e Pisa, sta diventando, purtroppo, una gravissima consuetudine" affermano Elena Meini e Giovanni Galli, Consiglieri regionali della Lega. "Le ultime aggressioni agli agenti della Polizia Penitenziaria, a cui va la nostra massima vicinanza e solidarietà sono un ulteriore tassello di un continuo ed inaccettabile mosaico di violenze fisiche e verbali che, quotidianamente, chi lavora all'interno delle strutture di reclusione deve subire. Gli agenti -precisano Meini e Galli - sono continuamente vessati e la loro incolumità appare spesso a forte rischio. Come giustamente ed a più riprese richiesto dai Sindacati - concludono i rappresentanti della Lega - l’utilizzo del taser, che come partito abbiamo da tempo individuato essere un mezzo efficace contro i delinquenti, potrebbe, dunque, rivelarsi un valido strumento di difesa personale anche per la Penitenziaria".

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