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Sagra della porchetta, enogastronomia protagonista nella 5 giorni di Monte San Savino

Si apre domani, mercoledì 7 settembre, con la tradizionale cena di gala, la 58esima edizione della Sagra della porchetta di Monte San Savino, ormai un marchio dell’eccellenza enogastronomia toscana, che si svolgerà nel centro storico del borgo aretino fino a domenica 11 settembre.

Dopo le ristrettezze dovute alla pandemia, quest’anno la kermesse, che è stata presentata durante una conferenza stampa a palazzo del Pegaso, ritorna con un programma ricco di appuntamenti che prevede cene, degustazioni, spettacoli di danza e musica e che verrà chiuso dal concerto tributo agli Abba domenica alle 21.30 nel teatro all’aperto del palazzo Comunale.

Un appuntamento oramai arrivato alla 58esima edizione e particolarmente apprezzato dal presidente del Consiglio regionale, che ha parlato di un momento atteso dagli abitanti di Monte San Savino, ma anche da molti turisti che, oltre alla bellezza di luoghi unici al mondo, godranno della qualità di una produzione di altissimo livello. La porchetta, ha concluso il presidente dell’Assemblea legislativa, è il racconto di un intero territorio che investe nel futuro e il Consiglio regionale ha, tra le sue missioni, proprio quella di esaltare le eccellenze della toscana.

Gli ha fatto eco la presidente della commissione Territorio e ambiente, sottolineando l’impegno dell’Assemblea legislativa nel promuovere gli eventi locali, per valorizzarne i prodotti, e trasmettere valori come lo stare insieme. La presidente ha evidenziato il ruolo fondamentale dei piccoli imprenditori che anche sulla Sagra della porchetta scommettono molto.

Per il vicepresidente di minoranza dell’Assemblea legislativa si tratta di uno degli eventi principali della provincia di Arezzo. Il Comune di Monte San Savino, ha aggiunto, è riuscito a legare la propria immagine a un’eccellenza, e per questo è importante celebrare un prodotto così importante per questo territorio.

L’assessore ai Lavori pubblici del Comune toscano ha raccontato di avere partecipato con vari ruoli, e per tanti anni, a una manifestazione che non ha solo la capacità di aggregare molte persone, che da tanto tempo non si incontrano, ma è anche un modo per ritrovare l’identità del paese.

Un ritorno alla normalità dopo gli anni della pandemia sottolineato da Tiziano Cungi, consigliere della Pro Loco di Monte San Savino che ha voluto dare il merito ai macellai, vere anime della Sagra. Giorgio Iacomoni dell’azienda ‘I sapori della Valdichiana’ ha parlato “di un evento familiare creato 58 anni fa”. Aggiungendo che “nei giorni della Sagra, chi visita il borgo trova un paese in festa, con un profumo inebriante di porchetta che si diffonde per le strade”.

“Gli ingredienti del territorio e la cottura nei forni a legna, tramandata da oltre 700 anni” sono i segreti di un prodotto unico per Alessandro Iacomoni della ‘Salumeria Monte San Savino’ presente alla conferenza stampa insieme a Walter Giorgi.

Fonte: Consiglio regionale della Toscana - Ufficio stampa

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