Assessore aggredito a Castelfiorentino, sui social spuntano minacce al sindaco
Prima le minacce col coltello, poi lo spavento che passa, infine la litigata sui social con tanto di parole grosse. Sono giorni concitati a Castelfiorentino, tra piazza Gramsci e Facebook.
Tutto parte lunedì 29 agosto. L'assessore Simone Bruchi viene minacciato con un coltello da un balordo in pieno centro. Dopo aver richiamato un uomo che aveva rotto una bottiglia, Bruchi viene aggredito verbalmente proprio dall'uomo, che tira fuori un coltello. L'assessore sporge denuncia ai carabinieri, che indagano tuttora.
Tutto finito? Macché, c'è la parte social. Su Facebook uno dei commenti alla notizia di Bruchi è rivolto al sindaco Alessio Falorni: "Bisogna che sbudelli il sindaco per fare una cosa fatta bene". Una frase che ha suscitato l'indignazione di molti, anche perché scritta da una persona candidata nelle liste di centrodestra nel 2014 e nel 2019.
"A me ‘sta roba ormai fa poca impressione. Purtroppo è cosa risaputa che noi Sindaci abbiamo pochi, o nessuno, strumento contro i malviventi. Figuratevi contro l‘imbecillità" è la reazione di Falorni.
Sempre il sindaco però torna sulla vicenda, ancora una volta su Facebook con un lungo post: "Non so ancora se denuncerò. Forse ha ragione chi mi dice che il valicare certi limiti non deve essere tollerato. Ma il problema è che il rispetto della legge e la certezza della pena sono molto lontani, in questo momento, in questo Paese, dall’essere garantiti. Temo andrò avanti, come ho fatto per gli scorsi otto anni, per i prossimi due. Zitto, a testa bassa, e per lo più ingoiando questa roba. Ciò non toglie che è roba che non dovrebbe accadere, in un Paese che voglia dirsi civile".
Nel post Falorni elenca anche una serie di cose di cui è stato vittima: "Offese e ingiurie sui social, falsità sparate senza alcun ritegno, tentativi di dipingermi come non sono da parte di qualche scagnozzo, tentativi di tranello e trappole di ogni tipo.
Mi hanno bucato le gomme della macchina davanti a casa. Mi hanno spedito minacce (rigorosamente anonime, gli impavidi) via posta. Ho avuto per mesi personaggi dell’opposizione a girare intorno alla mia abitazione per cogliere in flagrante un mio errore nel posteggiare la macchina rispetto alla pulizia strade, e mandare ai giornali (mia moglie ci è finita, con l’accusa di avere evitato una multa in quanto moglie del Sindaco…). Un personaggio squallido dell’opposizione ha preso la foto della mia bambina e l’ha messa su una pagina di Forza Nuova per far offendere 'la figlia del sindaco comunista'. Ho denunciato solo una volta, dicevo, quando un personaggio, che frequentava le solite simpatiche bacheche di Facebook, per offendere me scrisse di mio nonno, partigiano comunista onorato con la medaglia al valor militare, che era un picchiatore fascista e che aveva sparato alla testa a una donna nel 1919 (mio nonno era del 1917…avrebbe avuto 2 anni). Ho sporto querela, perché era stata toccata la memoria onorabile di un morto, peraltro con l’infamia che avrebbe detestato di più".
"L’autore di questo commento è un sostenitore delle liste di centro destra di Castelfiorentino, attivo nelle campagne elettorali del centro destra e anche in quella di Susi Giglioli. Riteniamo questo comportamento aberrante! - rincara la dose Francesca Giannì, assessora e segretaria del pd castellano - La questione sicurezza è una priorità del mandato Falorni. Basti ricordare le tante iniziative proposte dalla Giunta e sostenute e promosse con forza dalla compagine politica del Partito democratico e dalle liste in coalizione di maggioranza. Sono molte le iniziative e i progetti attivati dalla amministrazione: “Castello Sicura”; gli accordi specifici con vigili giurati, integrativi rispetto alle misure promosse dal CCN “Tre Piazze”; il punto antiviolenza e la continua interlocuzione con il Prefetto e dentro il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza. Un approccio fattivo, che ha unito Amministrazione e rappresentanti del Partito nella ricerca di risposte per i cittadini Castellani e non solo, guidati dall’obiettivo di trasformare la “sicurezza” da tema da campagna elettorale a questione da affrontare quotidianamente. Purtroppo rileviamo che l’opposizione di destra invece si preoccupi di altro e non delle minacce e degli insulti rivolti al sindaco e alla sua famiglia da loro sodali. Il Pd di Castelfiorentino- prosegue Giannì- si occupa del tema sicurezza in modo costruttivo, abbiamo infatti appoggiato tutte le iniziative della giunta Falorni e partecipato al comitato che ha raccolto le firme del documento su “Sicurezza, legalità e certezza della pena”, un documento che invitiamo ancora una volta i nostri cittadini a leggere e condividere perché ricalca perfettamente il nostro approccio al tema. Sono tre punti che troviamo anche nel programma elettorale del nostro Partito, insieme a ulteriori misure per sanare il sistema della giustizia e il contrasto ai grandi fenomeni criminali, e che crediamo, indipendentemente dal colore politico, debbano essere affrontati con serietà e rapidità, in una logica di grande respiro che abbracci anche l’eliminazione delle sacche di disagio che spesso generano la piccola criminalità con cui facciamo i conti tutti i giorni".