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Bollette triplicate, nell'Empolese Valdelsa piccole imprese in difficoltà: "Il 10% a rischio chiusura"

Mentre le associazioni di categoria chiedono estensione di credito di imposta, sospensione o rateizzazioni dei pagamenti, dai negozi è allarme: "Le bollette faranno chiudere le attività che hanno resistito alla pandemia"

A sinistra Andrea Dani 'Ma Ke Gelato' Certaldo a destra Annamaria Bongiovanni 'Kuciniamo' Empoli

Nessuna attività sembra essersi salvata dagli aumenti dei costi energetici. Molti titolari e gestori di piccole e medie imprese si sono ritrovati a fare i conti con bollette alle stelle. Rincari che, come ipotizzato dalle associazioni di categoria, avranno un effetto negativo anche sui consumi, spingendo le stesse famiglie a ridistribuire il budget a causa dell'aumento sulle spese di casa, utenze e trasporti. Secondo Confesercenti Toscana, che ha calcolato l'aggravio dei costi, le imprese con meno di 20 dipendenti che operano nel turismo e nel terziario si troveranno a pagare nei prossimi 12 mesi una maxi-bolletta da 900 milioni di euro, contro i 240 milioni del 2021. Allarme anche da Confcommercio Toscana, che in un'analisi previsionale annuncia il rischio chiusura entro sei mesi nella regione di almeno 11mila imprese del terziario, per un totale di oltre 27mila occupati che resterebbero senza lavoro.

"Credo che le bollette faranno chiudere le attività, quelle che hanno resistito alla pandemia. Sono molto preoccupata". A dichiararlo è Annamaria Bongiovanni, titolare in via Leonardo Da Vinci a Empoli della gastronomia 'Kuciniamo' e dell'omonima scuola di cucina, nata 14 anni fa ed evoluta nell'ottobre 2019 in attività non solo di lezioni ai fornelli ma anche di ristorazione, catering ed eventi privati. Un'evoluzione a cui si è aggiunta anche la gastronomia nel novembre 2021, locale in cui la titolare ha creduto durante il Covid-19 portandolo avanti soprattutto con l'asporto. Per la gastronomia le bollette sono più che raddoppiate, da oltre 500 euro la fornitura è passata a più di 1180 euro. La bolletta della scuola Kuciniamo ancora non è arrivata, ma "mi hanno già avvisata - afferma Bongiovanni - sarà triplicata. Gli stessi fornitori stanno riscontrando rincari, che finiranno su di noi e poi sul consumatore. È un cane che si morde la coda e non se ne esce fuori. In questo momento cerchiamo di offrire prodotti meno costosi mantenendo la stessa qualità, stiamo attenti alla luce e limitiamo il più possibile gli acquisti".

Kuciniamo, titolare Annamaria Bongiovanni

Nell'Empolese Valdelsa, "il 10% delle piccole imprese è a rischio chiusura" afferma Gianluca D'Alessio, responsabile Confesercenti Empolese Valdelsa. "Molte andranno in sofferenza se non ci saranno interventi importanti da parte del Governo centrale". Dopo la notifica delle bollette di questi giorni, spiega ancora il responsabile di area, "riceviamo continue richieste di consulenza su come poter arginare i costi delle utenze. Chiediamo l'estensione del credito di imposta anche alle piccole imprese e un piano di incentivi sulla scia del bonus 110 per gli interventi che consentano alle imprese di rendersi autonome come, ad esempio, l'installazione di pannelli solari".

Ulteriore conferma sulle bollette triplicate arriva da Andrea Dani, titolare di 'Ma Ke Gelato', gelateria di Certaldo aperta nel marzo del 2020, poco prima del lockdown. Per capire meglio l'aumento, Dani riferisce che per la sua attività la bolletta della luce del luglio 2021 ammontava a 1039 euro mentre l'ultima ricevuta, del luglio 2022, è di circa 3300 euro, su una base di kW consumati simile. "Stiamo cercando di ottimizzare il ciclo produttivo - afferma il titolare della gelateria - abbiamo tenuto più possibile la porta chiusa quando era acceso il condizionatore, appena le temperature sono diminuite lo abbiamo spento. Ma un'attività come questa è basata su frigoriferi e congelatori, e non si può pensare di produrre meno gelato". Dani si sofferma però sul credito d'imposta, su cui le associazioni di categoria chiedono l'estensione, previsto dal Governo e destinato alle utenze sopra i 16,5 kW di potenza. Requisito che la gelateria di Andrea Dani possiede, "ma il credito di imposta non ci spetta - afferma - perché è richiesto un aumento del 30% sul prezzo dell'energia calcolato dal 2019 ad oggi, ma noi abbiamo aperto nel 2020". Costi, quelli energetici, che sono iniziati a salire dall'estate scorsa, "poi è stata un'escalation che sta riguardando tutti, realtà più vecchie o giovani come la nostra - continua Dani - mettendo questo parametro sul credito di imposta di fatto vengono escluse tutte le realtà nate successivamente ed è ingiusto, la luce la paghiamo come tutti".

Andrea Dani e Marco Battaglia, 'Ma Ke Gelato' gelateria Certaldo

Rincari in bolletta che si sommano inevitabilmente a quelli delle materie prime e ai mesi trascorsi segnati dalla pandemia. "Per una gelateria è aumentato tantissimo il costo degli imballaggi, palette e coppette, così come il prezzo del latte, panna e zuccheri". Aumenti diversificati ma continui che al momento, nella gelateria di Certaldo, non hanno portato a modifiche sul listino prezzi ma "certamente ci troveremo costretti a farlo perché è impossibile riuscire a sopportare questa situazione ancora per molto".

Anche le realtà dei circoli non potevano essere escluse da questa mazzata dei rincari, 'democratica' nell'aver sfavorito tanto i benestanti quanto le persone in difficoltà. Roberto Iallorenzi del circolo Arci di Cortenuova, a est di Empoli, ci racconta: "Abbiamo già rincarato i prezzi di 10 centesimi già qualche mese fa sui costi di paste e caffè, anche sulle pizze abbiamo rivisto i prezzi. Siamo comunque fortunati perché abbiamo il prezzo bloccato con la pandemia, quando finirà il blocco vedremo i botti. Siamo proprio precisi con i costi, con il contributo regionale abbiamo potuto tirare avanti. Ma se in anni di sacrifici avevamo raggiunto una stabilità economica come circolo, purtroppo la pandemia ci ha costretto a spendere tutti questi soldi. Tutti i circoli sono nelle stesse condizioni. Anche i volontari danno una mano ma anche i loro sacrifici aumentano sempre, fare le attività con i prezzi di circolo contenuti e i servizi per la collettività comincia a essere difficile".

Un momento definito "drammatico" che oggi, mercoledì 31 agosto, ha spinto negozi, bar e ristoranti a spegnere le luci per un quarto d'ora come forma di protesta, un gesto simbolico a cui fanno eco le richieste delle associazioni di categoria. Da Confcommercio Toscana è richiesta la sospensione o rateizzazione delle bollette almeno fino alla fine dell'anno, l'estensione del credito di imposta, l'esonero di tutti gli utenti dal pagamento degli oneri di sistema "fino a che il prezzo di energia e gas torni a livelli accettabili".

Margherita Cecchin, Elia Billero

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