Esce dal carcere, non trova lavoro e minaccia di togliersi la vita: avvocato e poliziotto lo dissuadono
Dopo essere uscito dal carcere ha minacciato di togliersi la vita perché non riusciva a trovare lavoro. L'uomo, un 50enne di origine romena, si trovava in cima ad una gru di un cantiere in viale Guidoni a Firenze, ed è stato dissuaso dall'estremo gesto dal suo avvocato e da un poliziotto. L'episodio risale a ieri e dopo quasi due ore di trattativa è sceso dalla gru, dove si era arrampicato a 45 metri di altezza, ed è stato accompagnato all'ospedale di Careggi dal quale è stato dimesso in serata.
L'uomo era uscito dal carcere nel luglio scorso, quando aveva finito di scontare una condanna per aver tentato di dare fuoco alla moglie al culmine di una lite. Il fatto si verificò in una ex fabbrica alla periferia di Firenze, in via del Pesciolino. La donna riuscì a fuggire, con gli indumenti cosparsi di alcol. Lui riferì che voleva togliersi la vita insieme a lei e fu arrestato e condannato. Terminata la pena a luglio, l'uomo avrebbe cercato lavoro come muratore ma non trovando impiego ieri avrebbe deciso di farla finita, arrampicandosi sulla gru. Il legale avrebbe spiegato che il suo assistito avrebbe sempre lavorato, e che vorrebbe tornare a farlo.