Sanità, Fials annuncia sciopero nell'Asl Nord Ovest
La situazione della carenza di personale nelle USL e Aziende Sanitarie della Toscana è insostenibile. I carichi di lavoro per gli operatori sono diventati ulteriormente gravosi. Alle attività ordinarie, al maggiore impegno richiesto per lo smaltimento delle liste di attesa si è aggiunta la creazione delle “bolle COVID” all’interno delle Unità Operative decisa dall’Assessorato del Diritto alla Salute della Regione Toscana.
Le applicazioni della delibera Giunta Regionale da parte Aziende Sanitarie Toscane hanno comportato per i lavoratori, a causa della carenza di personale, grandi gravami e rischi per operare in sicurezza nell’ adempiere allo svolgimento delle attività per i degenti ordinari e per i ricoverati nell’Area COVID. Il FIALS ha richiesto alla Giunta Regionale Toscana la rimozione del blocco delle assunzioni e domandato in più occasioni il dettaglio di spesa dei finanziamenti ricevuti con leggi statali e dalla Unione Europea.
Le misure adottate dalla Giunta Regionale si sono rivelate inadeguate e sorprende la risposta generica improntata ad un incomprensibile trionfalismo racchiuso nella dichiarazione del Presidente che sostiene di detenere il primato Nazionale tra le Regioni per numero di assunzioni. Non abbiamo alcuna dimostrazione del primato rivendicato ma abbiamo invece la certezza delle diffuse carenze di personale nelle Aziende Sanitarie Toscane che determinano la riduzione dei livelli assistenziali e dei diritti dei lavoratori. In ambito sindacale CGIL –CISL-UIL che oggi si lamentano in sede decentrata nelle varie USL Toscane per il mancato incremento del personale debbono smettere di prendere in giro i lavoratori.
Non possono fare due parti in commedia. Non possono firmare un Accordo Regionale come quello del gennaio 2022 dove esprimono condivisione e apprezzamento per il primato di assunzioni realizzato dalla Giunta Regionale e dopo nelle sedi Aziendali minacciare fantomatiche iniziative di lotta per la carenza di operatori. Il FIALS dice basta alle mistificazioni pertanto se i sindacati confederali si sono pentiti usino il ravvedimento operoso ritirando la firma dall’Accordo.
Il FIALS ha attuato manifestazioni sindacali, azioni nei confronti delle Direzioni delle Aziende Sanitarie e delle Istituzioni per ricercare soluzioni adeguate per evitare il perpetuarsi di una situazione critica derivante dalle carenze di organico che si ripercuote sulla condizione dei lavoratori e dei cittadini. Abbiamo rivendicato un piano assunzioni straordinario che includesse la stabilizzazione del personale precario per la inderogabile necessità di interrompere ed eliminare le frequenti violazioni del diritto es. al riposo giornaliero delle undici ore consecutive, al riposo settimanale, alle ferie, alla formazione correlata alle attività svolte. Il FIALS dice basta al lavoro straordinario programmato e all’uso improprio ed indiscriminato dell’orario aggiuntivo. Un dato fondamentale ed emblematico che dimostra l’incapacità gestionale e organizzativa delle Direzioni Aziendali è rappresentato in alcuni casi dal numero di ferie arretrare accumulate dal personale.
I numeri ad esempio nella USL Toscana Nord Ovest sono altamente significativi. I dati del Bilancio di Esercizio del 2017 riportano nella traduzione in euro delle ferie arretrate, non fruite, una cifra di 42.426.15 e nel Bilancio di Esercizio del 2020 a fine dello stesso anno la quantità era di 59.202.00. In tre anni si è verificato un incremento di oltre 16 milioni di euro, si è pertanto aggravato il danno per i lavoratori che non sono potuti andare in ferie e il vantaggio per l’azienda. Soltanto per azzerare il numero di ferie arretrate nella USL Toscana Nord Ovest sarebbero necessario un incremento di circa 180 operatori del comparto di profilo infermieristico o tecnico sanitario.
Questa è la rappresentazione evidente della negazione dei diritti dei lavoratori e di una chiara incapacità gestionale. La proclamazione dello Sciopero del Comparto Sanità nelle varie USL ed Aziende Toscane era inevitabile alla luce dell’impossibilità di giungere ad intese sui punti di vertenza contenuti nello Stato di Agitazione, in ambito aziendale e di conciliazione in sede Prefettizia, a causa della pervicace volontà delle Direzioni di respingere le nostre richieste per un piano di reclutamento straordinario.
Tale atteggiamento arrogante, che non riconosce i fondamentali diritti dei lavoratori contemplati dalla vigente legislazione e dal CCNL, rende necessaria una risposta di lotta. Gli operatori sono la risorsa più importante del Servizio Sanitario Regionale ma la Regione Toscana e le Direzioni Aziendali dopo averli elogiati durante l’emergenza Covid oggi calpestano i loro diritti. Per difendere il Servizio Sanitario Pubblico ed i diritti dei cittadini e dei lavoratori sarà attuata una prima tornata di scioperi.
Il giorno 14 settembre 2022 è proclamato lo sciopero generale per l’intera giornata dei lavoratori dell’USL Toscana Nord Ovest, dell’USL Toscana Centro e della Azienda Osp. Universitaria Careggi.