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Aggredite in discoteca a Valencia, la polizia non aiuta giovani fiorentine

Non sporgeranno denuncia le ragazze che hanno lamentato di essere state aggredite a Valencia, in Spagna. La 22enne Ambra Morelli, pallanuotista della Rari Nantes Florentia, ha raccontato su Instagram dell'intervento della polizia spagnola e del successivo trasferimento in ospedale dopo una lite in discoteca. Erano in 8 ragazze lo scorso 10 agosto quando un gruppo di ragazzi si è fatto avanti. Prima è volata una scarpa vicino alle giovani, quando Morelli l'ha riconsegnata con il sorriso, il proprietario ha cominciato a insultarla. C'è concitazione e poi quest'uomo tira un calcio e sputa più volte addosso a un'amica giunta in soccorso. All'arrivo della polizia, il ragazzo sarebbe stato lasciato andare e le giovani sono state spinte a terra nella sabbia. In un'intervista la giovane avrebbe detto di essere stata picchiata e accusata di essere ubriaca così come le altre ragazze del gruppo, sarebbe stato usato anche il manganello. Le ragazze avrebbero alzato le mani in segno di resa ma non c'è stato modo.

Il racconto su Instagram di Ambra Morelli

Mercoledì 10 agosto, 4 a.m Eravamo uscite da poco dalla discoteca Marina Beach che chiudeva alle 3,30. Ci stavamo fumando una sigaretta mentre cercavamo di chiamare un taxi per tornare a casa. Vola una scarpa da un altro gruppo di ragazzi e atterra vicino a noi, in totale tranquillità prendo la scarpa e ridendo faccio per riportargliela. Un ragazzo arriva e me la strappa via di mano con violenza e inizia ad insultarmi.

Una mia amica allora arriva in mio soccorso e dice al ragazzo di andarsene, ovviamente un po' innervosita ma sempre a debita distanza. Questo individuo allora le tira un calcio forte sugli stinchi e comincia a sputarci addosso, non una ma ripetute volte con ovviamente insulti irripetibili annessi. A quel punto come si consiglia ad ogni donna vittima di violenza cerchiamo di far valere la nostra voce e facendoci forza l'un l'altra abbiamo spinto il ragazzo che per ovvi motivi non ha minimamente subito il colpo. Le nostre amiche sono arrivate a cercare di tranquillizzarci e cercando di mandare via e il tizio che continuava a sputarci pure da lontano.

Nessuno dei presenti (erano ancora molti intorno visto che la discoteca aveva chiuso da poco) è intervenuto e poi abbiamo capito perché. Quando è arrivata la polizia nazionale spagnola l'unica cosa che ha saputo fare è lasciar andare il ragazzo e spingerci con forza a terra nella sabbia. La mia amica di schiena, io avevo la faccia nella sabbia. Non ho visto molto in quel momento, sentivo solo forti colpi su tutta la parte superiore del corpo. Mi hanno raccontato però che gli agenti hanno tirato fuori anche il manganello.

La mia amica penso che abbia perso i sensi e quando ci hanno rialzate ci volevano dividere, hanno separato le nostre mani incrociate con un forte colpo e hanno cominciato a minacciarci che ci avrebbero portate via con le manette. In tutto ciò noi abbiamo sempre tenuto le braccia alte, chiedendo aiuto e dicendo che ci avevano picchiate e importunate. C'era un agente donna a cui ci siamo appellate e che ci ha trattato peggio degli uomini. Eravamo spaventate, incazzate, deluse, sole e umiliate: chi avrebbe dovuto tutelarci erano invece coloro che ci stavano aggredendo senza motivo, siamo riuscite a sfuggire da questa situazione non abbiamo ancora ben capito come, dopo che hanno visto il mio documento. Un sacco di ragazzi ci hanno inseguito per calmarci e raccontarci che in Spagna queste cose succedono, succedono ogni giorno, succede anche di peggio e non può essere così, ma i loro volti atterriti e rassegnati ci hanno lasciato poche speranze per il futuro.

Allora state attenti se andate in Spagna a tenere sempre un profilo basso e a farvi i cazzi vostri in ogni circostanza, non è giusto e fa incazzare perché noi eravamo le vittime e a noi spettava aiuto, ma tanto che questo mondo è una merda lo sapevamo già.

Nota di merito all'ospedale spagnolo, non smetteva di uscirmi sangue dal naso e avevo un dolore terribile al petto, e ci hanno accolte, capite e visitate subito e con la massima discrezione e gentilezza. Stiamo bene, un po' scosse, incazzate e con un paio di costole incrinate.

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