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Riapre il museo etrusco Guarnacci di Volterra, il saluto del Consiglio regionale

Il presidente del Consiglio regionale saluta con grande soddisfazione la riapertura del museo etrusco Guarnacci a Volterra, che propone in una nuova luce il suo immenso patrimonio archeologico e culturale. Si tratta, fa sapere il presidente, di un passo ulteriore nel grande percorso che Volterra sta facendo in questo 2022 che la vede fregiarsi, prima in assoluto, del titolo di Città toscana della Cultura e conquistare un ruolo sempre più centrale nel panorama italiano da un punto di vista storico e culturale.

Il lungo lavoro di riqualificazione e restauro conservativo del museo è andato avanti anche in piena pandemia e restituisce ora ai visitatori una delle più grandi collezioni di opere etrusche al mondo, arricchita dai reperti rinvenuti negli scavi dell’Anfiteatro, con le sale dedicate ai capolavori come l’Ombra della Sera, l’urna degli Sposi, il cratere di Montebradoni, le ceramiche a figure rosse, i bronzi e la sala delle oreficerie e con un nuovo spazio mai utilizzato prima: l’altana del Palazzo Desideri Tangassi, vero e proprio belvedere sulla città. Un suggestivo pavimento in vetro permetterà ai visitatori di camminare sopra lo scavo archeologico che si trova nel museo.

Il presidente ricorda nell’occasione anche il forte impegno dell’Assemblea regionale a sostegno degli scavi archeologici per il recupero dell’anfiteatro ed esprime l’auspicio che i lavori, da poco ripresi, possano proseguire spediti e rendere al più presto questo luogo straordinario pienamente fruibile a tutti coloro che visiteranno Volterra.

Il plauso per il traguardo raggiunto con la riapertura del museo Guarnacci giunge anche dalla presidente della commissione Cultura del Consiglio regionale, che saluta una delle collezioni di reperti etruschi più importanti del mondo, oggi di nuovo visibile al pubblico. Nella consapevolezza che il nostro sguardo sul passato è il primo fondamento di qualunque futuro, la presidente ritiene che più la nostra conoscenza del passato sarà ricca e profonda, più creativa sarà la nostra immaginazione e maggiore la capacità di costruire un domani a misura d’uomo.

 

Fonte: Toscana Consiglio Regionale

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