Accoltellato in pieno pomeriggio a Pisa: muore sul colpo. Fermato l'aggressore
Un uomo è stato accoltellato a morte a Pisa intorno alle ore 17. La vittima è un uomo originario del Marocco, Halim Hamza, di professione parrucchiere, ucciso nei pressi del suo negozio vicino alla stazione ferroviaria. Da quanto appreso l'aggressore si sarebbe consegnato poco più tardi ai carabinieri raggiungendo spontaneamente il comando provinciale. Si tratta di un tunisino di circa 30 anni già noto alle forze dell'ordine.
Sull'episodio, ancora tutto da chiarire, stanno indagando polizia e carabinieri. La vittima è stata raggiunta da una sola coltellata sul lato destro del petto ed è praticamente morto sul colpo. Lascia la moglie e due figli piccoli. Inutile l'intervento del 118. Resta ancora ignoto il movente: l'aggressore al momento non ha fornito alcuna informazione al riguardo, sarà interrogato nelle prossime ore.
Questo il commento del sindaco di Pisa Conti che ha portato le condoglianze della comunità pisana alla famiglia della vittima: "Chiedo che si riunisca subito il comitato per l'ordine e la sicurezza e domattina scriverò una nuova lettera al ministero dell'Interno per spiegare, ancora una volta, quanto sia necessario per Pisa avere più servizi e più personale a disposizione".
"L'episodio - ha proseguito il sindaco pisano - ci lascia costernati ed è, mi spiace ripeterlo con rammarico, la dimostrazione di quello che dico in tutte le sedi e a tutti i prefetti e questori che si sono succeduti a Pisa negli ultimi 4 anni: nella zona della stazione serve un presidio fisso interforze che faccia controlli mirati ogni giorno. Ho chiesto più volte di intervenire a questore e prefetto, ma sono rimasto inascoltato, come tanti cittadini che segnalano e chiedono maggiore attenzione. Alla polizia municipale non può essere delegata, da sola, questa funzione: si pensi che, a un anno dalla nascita del nucleo operativo sicurezza Urbana, sono stati eseguiti 80 arresti in flagranza, dei quali circa la metà proprio nella zona della stazione. Paghiamo le conseguenze di un sistema giudiziario a livello nazionale che non funziona: la maggior parte di questi 80 arrestati per spaccio e altri reati sono stati immediatamente rimessi in libertà, ma questa non può essere una giustificazione per il disimpegno sul territorio".
Il cordoglio di ARCI Pisa e l'attacco al sindaco Conti
ARCI Pisa ha espresso cordoglio e vicinanza alla famiglia di Halim Hamza.
"L'intera città resta sconvolta e attonita da questa terribile vicenda che si è consumata nel tardo pomeriggio di domenica. Halim Hamza lascia una moglie e due figli, ucciso a pochi passi dalla sua attività dove svolgeva il lavoro di parrucchiere in una delle zone della città più difficili e complesse.
Con il suo lavoro Hamza aveva contribuito ad arricchire un quartiere che da troppo tempo vive in un contesto di estremo disagio, le cui preoccupazioni sono rimaste troppe volte dimenticate e inascoltate.
La sua morte ci addolora profondamente e ci lascia senza parole, sgomenti. Nelle prime ore della notizia si sono susseguite frasi di circostanza e in alcuni casi commenti sprezzanti, spesso senza cognizione dei fatti, i quali sono ancora al vaglio degli inquirenti, con un uso strumentale e talvolta persino feroce di una tragica vicenda che dovrebbe spingerci tutti ad esprimere solo una profonda partecipazione al dolore di una famiglia che perde un persona cara.
L'omicidio di Hamza arriva dopo una serie di ulteriori casi di violenza di cui la cronaca cittadina ha spesso riempito le pagine, toccando diverse aree della città, così come diverse sono state le estrazioni sociali e le origini degli aggressori e degli aggrediti in ognuna di quelle circostanze.
Ne sono un esempio l'aggressione in un noto bar della città in zona Porta a Mare appena due mesi fa, pochi giorni prima era stata la volta in zona Santa Maria di un altro caso di aggressione, mentre a marzo la stazione di Pisa era stata già teatro di un caso analogo a quello che si è consumato ieri.
Queste vicende testimoniano una città in grande difficoltà, la cui responsabilità in parte non può che essere attribuita all'attuale amministrazione comunale: dalle parole di Conti, infatti, non emerge nessun mea culpa né un vero cambio di passo, nessun accenno al fatto di aver costruito una campagna elettorale con soluzioni evidentemente semplicistiche ed inefficaci.
I fatti di cronaca di questi mesi testimoniano chiaramente che la città sicura è fatta dai cittadini e dai presìdi sociali, non da (re)azioni spot come aprire un locale della municipale in zona stazione. Serve un vero piano di rigenerazione urbana e un patto con gli enti del Terzo Settore per animare aree depresse della città e per lavorare con efficacia al contrasto del disagio sociale. Qualsiasi altra soluzione diversa da queste, è solo l'ennesima propaganda il cui risultato è tristemente sotto gli occhi di tutti".