Viene da Pisa la prima biobanca europea pubblica accreditata UNI ISO 20387
Tra le 644 biobanche europee, di cui 45 in Italia e 4 in Toscana, è dell’Azienda ospedaliero-universitaria pisana la prima struttura pubblica a ottenere l’accreditamento UNI ISO 20387. Assieme all’Aoup solo una fondazione privata spagnola ha avuto l’attestazione.
È così certificato ogni aspetto del biobancaggio, cioè della raccolta e conservazione del materiale biologico umano utilizzato per effettuare diagnosi e a fini di ricerca: sono assicurate la riproducibilità e la comparabilità dei risultati, attraverso processi e procedure standard.
Il processo di accreditamento è stato molto complesso. In una prima fase Accredia – l’ente cui è affidata la certificazione – ha acquisito l’intero scheletro documentale del sistema di gestione della qualità. C’è poi stata la verifica sul campo da parte di quattro ispettori che, separatamente, hanno verificato gli aspetti specifici del loro ambiti di competenza: privacy, sistemi informatici, aspetti documentali e procedurali, aspetti tecnico-scientifici e metrologici.
Silvia Briani, direttore generale dell’Aoup, ha evidenziato come “l’accreditamento rappresenti in primo luogo una maggiore garanzia per la collettività: i cittadini avranno la sicurezza che il loro materiale biologico, per il quale hanno autorizzato la conservazione e l’uso per la ricerca, sarà trattato nel pieno rispetto degli standard di qualità internazionali”. “Per clinici e ricercatori – ha continuato Briani – l’accreditamento della biobanca è uno strumento essenziale in moltissimi ambiti, a partire dalla cosiddetta medicina di precisione”.
Simone Lapi, direttore dell’unità operativa Biobanche, ha tenuto a sottolineare come il risultato raggiunto sia “frutto della condivisione della progettualità con la direzione aziendale e di un impegno costante profuso negli ultimi due anni da tutto il personale: dirigenti, tecnici di laboratorio e coordinatore tecnico, cui va il mio personale ringraziamento per la professionalità, la motivazione e il senso di appartenenza che hanno dimostrato e che dimostrano quotidianamente”.
Fonte: AOU Senese - Ufficio stampa