Ordinanza anti-bivacco per il parco giochi di San Marco a Siena
"I cittadini ci chiedevano di intervenire, ed era giusto farlo. Anzi, necessario: in primis per evitare pericolose escalation nella tensione sociale in città. Lo facciamo con un’azione complessa, coordinata tra più assessorati". Il sindaco di Siena, Luigi De Mossi, introduce così l’ordinanza firmata stamani, e attiva fin da oggi. L’ordinanza è pensata per affrontare i problemi del parco gioco a San Marco, divenuto da tempo luogo di stazionamento improprio, anche notturno, di consistenti gruppi di immigrati in attesa di accedere al mattino ai vicini servizi della Questura dell’Ufficio Immigrazione in via delle Sperandie. Con problemi riscontrati anche sotto il profilo igienico e sanitario.
"Siena - prosegue il sindaco - è una città accogliente, ma l’accoglienza non è in contraddizione con la fermezza. E con il legittimo desiderio dei cittadini di poter fruire di un’area verde molto amata, e di recente anche riqualificata. Specie nella sua porzione attrezzata a parco giochi, dedicata ai bambini che hanno tutto il diritto di fruirne nel modo più tranquillo possibile. Per questo, in collaborazione con gli assessori Biondi Santi, Appolloni, Buzzichelli, e con il comando della polizia locale, e dopo l’opportuno confronto con Prefettura e Questura, ho predisposto e oggi firmato un’ordinanza che vieta il bivacco nell’area. Affrontare un problema è il modo migliore per governarlo, e con questa iniziativa offriamo anche a Prefettura e Questura uno strumento in più per tenere la situazione sotto controllo".
Nello specifico, quella varata è un’ordinanza sindacale contingibile e urgente, ex art. 50 co. 5 del D. lgs 18/08/2000 n. 267, circoscritta all’area in questione e valida fino al 28 settembre. E motivata dai fenomeni puntualmente registrati e monitorati negli ultimi mesi dalla Polizia Locale, anche con l’ausilio dei sistemi di video-sorveglianza. L’ordinanza stabilisce "al fine di garantire il decoro, il divieto, a qualsiasi titolo e finalità, di stazionare, bivaccare, sdraiarsi sul suolo pubblico, sulle panchine o in prossimità dell'area giochi riservata ai bambini nei giardini pubblici di Piazzale Biringucci".
L’istituzione del divieto consente ora agli agenti della Polizia Locale, e in generale alle Forze dell’Ordine, di contestare comportamenti (come il bivacco o il pernottamento all’aperto) che prima non erano sanzionabili.
Ma non è l’unica novità. Il lavoro della Polizia Locale sarà infatti affiancato, e integrato, da una specifica attività curata dall’assessorato al sociale. È stato già individuato e incaricato un mediatore culturale che avrà il compito di affiancare gli agenti nell’interlocuzione con i migranti. In particolare nel primo periodo. L’obiettivo è quello di comunicare le novità introdotte dall’ordinanza, raccomandando il rispetto dei divieti e sottolineando il rischio in caso i contrario di incorrere in una denuncia penale ai sensi dell’articolo 650 del C.P., richiamato dal testo. Non solo. L’assessorato all’ambiente e al decoro urbano promuoverà attività straordinarie di pulizia dell’area, su base regolare, per restituire ai cittadini fiducia e tranquillità nella fruizione del parco.
"Sperimentiamo con questa azione - dichiarano gli assessori alla sicurezza Clio Biondi Santi, al sociale Francesca Appolloni e al decoro urbano Silvia Buzzichelli - un approccio integrato e multi-settoriale a temi di sicurezza. Mettendo insieme in modo coordinato le attività proprie della Polizia Locale, quelle del sociale, e le azioni di igiene urbana e cura del verde pubblico. È ovvio che gli strumenti anche normativi disponibili per risolvere problemi di questo tipo sono limitati, ma di fronte alle comprensibili richieste dei cittadini e in particolare ai diritti dei più piccoli non potevamo rifugiarci dietro il ‘non è responsabilità nostra’. Siamo fiduciose che quest’azione per certi aspetti innovativa porterà frutto, e aiuterà a dare risposta concreta alle attese della città".
Fonte: Comune di Siena - Ufficio stampa