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Università-Città Metropolitana, accordo quadro a Firenze

(foto da Facebook)

Al via un accordo quadro di collaborazione tra l’Università di Firenze e la Città Metropolitana. È stato approvato dal Consiglio di amministrazione dell’Ateneo e dal Consiglio della Città Metropolitana, su proposta del consigliere delegato alla Sanità e allo Sport.

La convenzione quadro – che avrà durata quattro anni - regola la cooperazione nei settori e territori che possono trarre vantaggio dalla collaborazione tra mondo della ricerca e formazione universitaria e la Città Metropolitana anche grazie a formazione, studio e ricerca negli ambiti di pertinenza. L’obiettivo è quello di instaurare un rapporto di collaborazione fra le parti, nel quale le attività di ricerca e didattica possano integrarsi e coordinarsi reciprocamente con le attività della Città Metropolitana di Firenze.

Saranno designati referenti per ciascuna delle parti, in modo da definire congiuntamente le linee di azione comuni e gli accordi attuativi per la disciplina degli aspetti di natura tecnico scientifica, organizzativa, gestionale e finanziaria, verificandone periodicamente la realizzazione.

La prima tappa dell’accordo, su proposta della consigliera delegata alle pari opportunità della Città Metropolitana, vedrà l’Università di Firenze impegnata a curare la redazione del bilancio di genere della stessa Città Metropolitana e di 36 comuni dell’area. L’Università metterà a disposizione di questo progetto competenze scientifiche e metodologiche e la propria esperienza: l’Ateneo si è già dotato, infatti, oltre che del bilancio di genere, anche del Gender Equality Plan, documento strategico e di pianificazione.

"L’accordo quadro rinnova e dà impulso alla collaborazione già esistente con la Città Metropolitana – sottolinea la rettrice Alessandra Petrucci – mettendo in campo le competenze scientifiche di Unifi a beneficio dello sviluppo del territorio".

"Supportare la Città metropolitana e i Comuni dell’Area nella redazione del Bilancio di genere significa introdurre un metodo che consenta una differente e nuova interpretazione del bilancio delle amministrazioni capace di orientare le future politiche di genere del territorio – dichiara Maria Paola Monaco delegata Unifi per l’inclusione e la diversità - È una sfida che richiede di mettere in gioco competenze diverse: lo specifico gruppo di lavoro sarà coordinato, infatti, insieme a me, dai professori Enrico Marone e Luigi Burroni".

Fonte: Università degli Studi di Firenze

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