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Da Metrocittà Firenze animali imbalsamati al Museo naturalistico di Borgo San Lorenzo

Il Consiglio della Città Metropolitana di Firenze ha approvato la cessione gratuita al Museo naturalistico dell’Iis "Giotto Ulivi" di Borgo San Lorenzo di parte degli animali imbalsamati o sottoposti a preparazione tassidermica presenti nella sede della Metrocittà di via Mercadante e delle relative vetrine.

La Città Metropolitana di Firenze è proprietaria di una serie di animali, per lo più volatili e qualche mammifero, imbalsamati o sottoposti a preparazione tassidermica, che venivano utilizzati fino all’anno 2015 dall’Ufficio Caccia dell’allora Provincia di Firenze in occasione delle sessioni di esami per il rilascio dell’abilitazione all’esercizio venatorio.
A decorrere dal 1 gennaio 2016, in seguito alla Legge regionale n. 22/2015, la Regione Toscana è subentrata per la funzione in materia di Caccia e Pesca, in tutti i procedimenti, interventi, attività e rapporti attivi e passivi relativi, di competenza fino a quella data della Provincia di Firenze, quindi, quantomeno dal 1° gennaio 2016 gli animali in questione, a causa del non utilizzo, non erano stati sottoposti a trattamenti di pulizia e disinfezione da muffe e eventuali parassiti.
Per questo motivo la Direzione Patrimonio ha affidato al Centro Safari sas, il servizio di verifica della loro condizione.

A conclusione dell’incarico sono stati individuati gli esemplari in buono stato conservativo, quelli in discreto stato conservativo e quelli da distruggere perché completamente rovinati.
Il Museo Naturalistico dell’Iis "Giotto Ulivi" di Borgo San Lorenzo, che offre lezioni di etologia, zoologia, botanica ed ecologia, con l’intervento di esperti, allo scopo di conoscere e approfondire lo studio degli ecosistemi del Mugello con incontri aperti a tutte le scolaresche di ogni ordine e grado oltre che a gruppi ed associazioni con interessi di tipo naturalistico, si è mostrato interessato non solo all’acquisizione degli esemplari, per incrementare la collezione già presente, ma anche delle vetrine che li contenevano strutturate appositamente per la collocazione degli esemplari.

Fonte: Città Metropolitana di Firenze - Ufficio stampa

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