Offendono la giunta di Castelfranco su Facebook, scattano le denunce
Prima i commenti offensivi, poi la denuncia, infine le scuse e il bel gesto. Si chiude - anche se non del tutto - una vicenda che ha visto protagonisti due cosiddetti 'troll' sui social network, uno individuato e l'altro ancora da rintracciare.
Il Comune di Castelfranco di Sotto qualche settimana fa ha annunciato novità dal Pnrr. La notizia è stata pubblicata dalla stampa locale sui social e su Facebook sono volati commenti offensivi, troppo offensivi. Sulla pagina di un quotidiano di zona - ci teniamo a specificare che non si tratta di gonews.it - due persone hanno scritto frasi che non sono andate giù all'amministrazione comunale.
"Tra i commenti due persone hanno risposto con affermazioni diffamatorie sostenendo che tali risorse destinate ad importanti lavori sarebbero invece fatte proprie dai singoli amministratori comunali, che li avrebbero già smistati 'nei propri conti correnti bancari esteri' e che il 'malloppo era già al sicuro'. Un'accusa diffamatoria di peculato ovvero di appropriazione indebita di beni o denaro in ragione del proprio incarico" dicono dalla giunta.
Tra le persone oggetto degli insulti il vice sindaco castelfranchese Federico Grossi, che ha deciso di sporgere denuncia. Grazie al lavoro dei carabinieri si è capito che uno dei due commentatori utilizzava un profilo falso e si sta cercando di risalire all'autore. L'altro è stato individuato e si è scusato con Grossi. Alla fine si è deciso di ritirare la denuncia, ma il commentatore ha devoluto una somma in beneficenza alla Caritas locale.
Grossi commenta: "Una volta avuto riscontro del versamento effettuato, ho provveduto a ritirare la querela e a rinunciare a qualsiasi azione legale nei confronti della suddetta persona. Troppo spesso sui social ci sentiamo liberi di scrivere qualsiasi cosa che vanno ben oltre alla critica o parere personale non rendendosi conto che si tratta di commenti pubblici perseguibili per legge. Stavolta, si è superato ogni limite al quale era necessario agire per tutelare la mia persona e l'impegno che ogni giorno metto per assolvere alle mie funzioni, che possono essere anche non condivisibili, ma che devono essere combattute se necessario sul piano politico e democratico".