Scontro all'Argentario, escluso il pilota automatico
Sono indagati i conducenti delle imbarcazioni che si sono scontrate nelle acque tra l'Argentario e l'Isola del Giglio e che hanno causato un decesso e una persona dispersa, oltre a 4 feriti. I reati contestati sono omicidio colposo aggravato e danneggiamento con pericolo colposo di naufragio. La procura di Grosseto in una nota spiegano che non risultano "elementi circa la possibilità di utilizzo, da parte di uno dei natanti, del pilota automatico".
Sono proseguite per tutta la mattinata, ancora con esito negativo, le ricerche della donna dispersa in mare. Le operazioni, gestite dall’Ufficio Circondariale Marittimo di Porto Santo Stefano sotto il coordinamento della Direzione Marittima di Livorno, hanno visto anche oggi impegnati mezzi navali e aerei della Capitaneria di Porto per passare al setaccio un più ampio specchio di mare con la speranza di intercettare la naufraga ancora in vita.
Le aree di ricerca sono il frutto di accurati studi di venti e correnti presenti in zona che, con scrupolo, i militari stanno costantemente monitorando nella loro evoluzione. E’ stato emesso anche uno specifico avviso ai naviganti affinché tutte le navi in transito prestino la massima attenzione, concorrendo al rinvenimento della dispersa.
A partire da domani le ricerche sinora condotte in superficie con mezzi navali e aerei saranno estese anche ai fondali marini che, nel luogo del sinistro, sono variabili fino a 100 metri.