L'incendio che brucia il Carso non ferma i corrieri di midollo osseo: a Trieste per salvare un bambino
Non si è fermato nemmeno davanti al grave incendio che sta bruciano il Carso il mondo dei trapianti che si è trovato a gestire la delicatissima fase emergenziale con l'esigenza di non mettere a rischio la vita dei malati che aspettano il midollo osseo salvavita.
Nei giorni scorsi raggiungere Trieste era molto complicato, pressoché impossibile visto che ferrovia ed l’autostrada, sfiorate dalle fiamme erano chiuse. I volontari del Nucleo Operativo di Protezione Civile Logistica dei Trapianti però a Trieste ci dovevano arrivare in tutti i modi dato che un bambino aspettava la sua opportunità di rinascita grazie al un trapianto di midollo osseo necessario per sconfiggere una brutta malattia. Il donatore c'era ma non era vicino ed era necessario far arrivare quel "dono" a Trieste prima possibile.I volontari del Nucleo Operativo ce l’hanno fatta, grazie alla loro capacità e determinazione ma soprattutto sapendo fare squadra, chiedendo assistenza, cambiando voli, attivando auto e staffette a supporto e chiedendo autorizzazioni e deroghe. Alla fine nonostante l’immane tragedia e il lutto della morte di una volontaria impegnata nell’emergenza il “dono” è arrivato a destinazione e anche con un certo anticipo rispetto alle stime previste.
“Sono felice e orgoglioso di questa sfida superata e soprattutto dell'opportunità "donata" a questo piccolo - afferma Massimo Pieraccini presidente del Nopc insignito del titolo di Ufficiale della Repubblica Italiana dal Presidente Mattarella per questa attività salvavita. “Un grazie speciale alla nostra sala operativa, a Mirko del Buffa e a Sabrina Foti che in questi giorni difficili per i collegamenti aerei a causa dei tanti disagi e scioperi in molti aeroporti del mondo, hanno saputo gestire in modo esemplare e con grandi sforzi tutte le emergenze, questa emergenza in particolare. Grazie Luigi Rigo ed allo staff di 112 Emergencies per averci aiutato a organizzare le reti di relazione, grazie Daniele De Martinis e Alberto Politano per la pronta ed efficiente disponibilità, grazie a IBMDR - Registro Italiano dei Donatori di Midollo Osseo per l'appoggio.”
Le ultime parole Pieraccini le riserva al piccolo paziente triestino “caro piccolo grazie a tutti loro, a questo generoso lavoro di squadra e soprattutto grazie al tuo donatore Admo hai avuto la tua seconda vita. Noi ce l’abbiamo messa tutta, ora tocca a te. Buona seconda vita”,