Gucci, 900 dipendenti siglano il rinnovo del contratto aziendale
Siglato il rinnovo del contratto aziendale applicato agli oltre 900 dipendenti della casa di moda italiana Gucci Italia, addetti alla vendita e al supporto logistico, operai ed impiegati nei 29 punti vendita presenti sul territorio italiano in Toscana, Lombardia, Veneto, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Lazio, Campania e Sardegna. I sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs e la direzione societaria della casa di moda italiana, conclusa la fase di consultazione dell’ipotesi di accordo tra i lavoratori, hanno sottoscritto in via definitiva il nuovo integrativo in vigore fino al 31 dicembre 2024.
L’intesa apporta significativi miglioramenti a diversi istituti del precedente CIA, dal consolidamento del sistema di relazioni sindacali, fino al trattamento economico di malattia e infortunio, con il riconoscimento di un’integrazione al 100% dal quarto al ventunesimo giorno.
Le parti confermano la validità del piano sanitario integrativo, continuando a prevedere un contributo annuale da parte del lavoratore pari a 60 euro, attraverso 12 trattenute mensili dell’importo di 5 euro cadauna.
Sul piano economico l’intesa contempla un rilevante meccanismo premiale, con una redistribuzione del reddito pari a circa 400 euro mensili per ciascun lavoratore, al quale si aggiunge un pacchetto welfare dell’ammontare di 1.600 euro suddivisi in tre anni (500 euro per il 2022, 500 per il 2023 e 600 per l’anno 2024).
Il wallet welfare vede l’introduzione di nuovi servizi legati a diversi ambiti, tra i quali viaggio e tempo libero, attività culturali, formazione e orientamento, rimborso interessi mutuo, rimborso abbonamento trasporto pubblico. Le iniziative di welfare aziendale in corso, nonché quelle che verranno realizzate durante il la vigenza del nuovo Cia, continueranno a comprendere anche il contributo alla frequenza dell’asilo nido, le prestazioni per la mobilità sostenibile e altre prestazioni inerenti sport, benessere e tempo libero, formazione personale.
L’accordo introduce ulteriori permessi per la genitorialità, per visite mediche specialistiche e odontoiatriche, assistenza ai figli fino agli 8 anni in caso di ricovero ospedaliero, inserimento dei figli all’asilo nido, assistenza nelle attività scolastiche effettuate a casa per i figli studenti del primo ciclo di istruzione affetti da disturbi psichici dell’apprendimento.
Implementato anche l’istituto delle ferie solidali nei casi di malattia o infortunio grave e per l’assistenza di componenti del nucleo familiare affetti da patologie.
Grande attenzione è stata riservata al contrasto alla violenza di genere, alla valorizzazione delle diversità e all’inclusione; in aggiunta al periodo massimo di astensione dal lavoro di tre mesi previsto per i lavoratori inseriti in percorsi di protezione per casi di violenza di genere, le parti sono state concordi nel garantire ulteriori 80 giorni di aspettativa non retribuita.
Le parti si sono impegnate a proseguire il percorso dedicato alle iniziative formative e di aggiornamento continuo dei lavoratori mediante l’istituzione di una apposita commissione paritetica per la valutazione delle esigenze formative necessarie all’attuazione delle strategie aziendali.
Soddisfazione in casa sindacale per un risultato «frutto del grande lavoro degli attori in campo e di una negoziazione continua e produttiva, esempio di buona contrattazione».