Il vescovo Lojudice a capo di due diocesi, Siena e Montepulciano
La diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza sarà unificata a quella di Siena-Colle di Val d'Elsa-Montalcino nell'unica persona del vescovo. È quanto di fatto deciso da Papa Francesco con la nomina del vescovo Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo metropolita di Siena, anche per la diocesi di Montepulciano, 'unendo le due sedi in persona episcopi'.
La formula utilizzata dal pontefice non elimina di fatto la diocesi, ma lascia inalterata la struttura ad eccezione del vescovo, che condivide due diocesi in questo caso. Potrebbe essere anche una soluzione di transizione verso l'unione di fatto, l'unione aeque principaliter.
"Ringrazio il Santo Padre per avere voluto, ancora una volta, accordarmi la sua fiducia affidandomi questo nuovo servizio per la Chiesa di Montepulciano-Chiusi-Pienza che avrò la gioia di incontrare in occasione del mio ingresso in diocesi il prossimo 3 settembre". Così il cardinale Augusto Paolo Lojudice. "Ancora una volta il Signore non finisce di stupire - è scritto poi in una lettera rivolta dal cardinale alla sua nuova diocesi -: la Chiesa mi chiede di accogliere sotto la mia responsabilità un'altra comunità diocesana, la vostra anzi la 'nostra', quella di Montepulciano, Chiusi, Pienza", la cui storia "articolata, complessa" "ci dimostra l'intenso legame tra le nostre due diocesi".
Il commento del cardinale Giuseppe Betori, Arcivescovo di Firenze e Presidente della Conferenza Episcopale Toscana: "Papa Francesco ha chiesto al nostro fratello vescovo card. Paolo Lojudice, Arcivescovo di Siena di essere pastore anche del popolo di Dio della diocesi di Montepulciano Chiusi Pienza. La scelta del Santo Padre di unire 'in persona episcopi' le due diocesi consente di sperimentare ancora più concretamente alle Chiese toscane la comunione, la missione, il dialogo, la partecipazione, nella traccia del più generale cammino sinodale che abbiamo intrapreso come Chiesa italiana. Le doti umane, spirituali e pastorali del fratello vescovo Paolo sapranno guidare il gregge e il clero delle due sedi in unione, valorizzandone la storia e le peculiarità. Lo accompagniamo con la preghiera sincera e l'affetto affinchè il Signore sostenga il suo ministero e il suo servizio".