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Nuovo allestimento per la prima sala del Museo Civico di Pistoia

Si è da poco concluso il parziale riallestimento della prima sala del Museo Civico d'arte antica in Palazzo Comunale, reso possibile dal recupero, all’interno del percorso espositivo, di quattro importanti lastre scolpite, realizzate alla fine del Duecento da Giroldo da Como, un importante scultore lombardo, molto attivo in Toscana, che registrò le prime rivoluzionarie novità della 'scultura all’antica' di Nicola Pisano.

Provenienti da un disperso monumento sepolcrale per la famiglia Ammannati, un tempo nella chiesa di San Francesco, sulla cui facciata rimasero murati fino alla metà del secolo scorso, i rilievi furono in seguito trasferiti nelle civiche raccolte d'arte.

Tre sono i pezzi figurati di questo nucleo, collocati per circa settant'anni su una parete del cortile di Palazzo comunale (lapidario): la lastra centrale raffigura la Madonna col Bambino in trono, mentre nelle due laterali sono rappresentati Angeli turiferari e santi (Francesco e probabilmente Giovanni Evangelista).

In vista del loro prestito alla mostra “Medioevo a Pistoia. Crocevia di artisti tra Romanico e Gotico”, realizzata da Pistoia Musei per la cura scientifica di Angelo Tartuferi, Enrica Neri Lusanna e Ada Labriola, e conclusasi il 29 maggio scorso, i rilievi sono stati sottoposti a un intervento di restauro, finanziato dall’ente organizzatore e realizzato sapientemente dalla restauratrice Lidia Gallucci: il fine è stato quello di recuperarne la leggibilità complessiva, rimuovendo o attenuando incrostazioni e fenomeni di degrado, consolidando la superficie e bloccando l’azione di agenti deteriogeni (come microlicheni) per una migliore conservazione.

Contemporaneamente è stata avviata una seconda, importante azione di tutela e valorizzazione promossa dai Musei Civici: il recupero e restauro della quarta e ultima lastra marmorea, pertinente allo stesso, disperso monumento sepolcrale realizzato da Giroldo da Como per la famiglia Ammannati, conservata nei depositi del Palazzo Comunale. Essa raffigura lo stemma della famiglia, con due eleganti e carnose zampe leonine incrociate, e, benché già nota agli studi specialistici, finora non era mai stata esposta al pubblico, né tantomeno ricongiunta alle altre lastre.

Grazie alla preziosa collaborazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, è stato così possibile non solo mantenere gli interventi allestitivi realizzati in occasione della mostra sul Medioevo pistoiese, ma soprattutto recuperare alla fruizione collettiva queste preziose testimonianze dell’arte pistoiese, ricomponendo in parte l'importante monumento sepolcrale e dando nuova leggibilità e significato alle lastre di Giroldo da Como, oggi recuperate, all'interno della prima sala del Museo Civico d’arte antica in Palazzo Comunale, dove ora sono visibili al pubblico al fianco di altri capolavori coevi provenienti dello stesso contesto, la chiesa di San Francesco. Da questa giungono, infatti, anche la tavola del Maestro della Croce 434 con San Francesco e storie della sua vita, e soprattutto il rilievo con le Stimmate di San Francesco di Nicola Pisano, parte di un altro disperso sepolcro a cui il monumento Ammannati dovette ispirarsi.

Fonte: Comune di Pistoia - Ufficio stampa

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