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Incendio Massarosa, oltre mille sfollati. 860 ettari bruciati

Aggiornamenti per oggi, giovedì 21 luglio, in merito all'incendio partito da Massarosa e che si è esteso fino ai comuni di Lucca e Camaiore. L'incubo purtroppo non è ancora finito e lo raccontano i vigili del fuoco nel report notturno. Tra i numeri altri 120 sfollati e 860 ettari di terreno andati bruciati. Qui le conseguenze dell'incendio anche a km di distanza, con il fumo acre giunto in molte parti della Toscana. Qui il punto su ieri.

Nella notte appena trascorsa, l'incendio si è esteso verso le frazioni di Valpromaro e Piazzano, il secondo del quale è stato evacuato intorno alle ore 23:30 circa aggiungendo 120 persone al numero degli evacuati, scendendo verso la statale SP1 ma le squadre dei vigili del fuoco hanno prontamente fermato il fronte in avanzamento evitando il coinvolgimento del centro abitato.

Il fronte di fuoco presente nella frazione di Gualdo, ha scollinato verso la frazione di Panicale dove si stanno concentrando parte delle forze antincendio.

Sono 105 i vigili del fuoco schierati, 3 elicotteri AIB della Regione Toscana e 3 Canadair e 1 elicottero flotta aerea dei Vigili del Fuoco.

Aggiornamenti ore 11

E’ ancora in corso l’incendio sulle colline di Massarosa (Lu) dopo una notte in cui le fiamme si sono estese verso le frazioni di Valpromaro e Piazzano che è stata evacuata intorno alle ore 23.30.  Il rogo è poi sceso verso la statale SP1 ma il lavoro delle squadre dell’antincendio boschivo e dei Vigili del fuoco è riuscito a contenerlo evitando che coinvolgesse il centro abitato. Anche il fronte di fuoco presente nella frazione di Gualdo ha scollinato verso la frazione di Panicale dove si stanno concentrando parte delle forze antincendio.

Al momento sono presenti circa 80 operatori dell’antincendio boschivo regionale, 105 vigili del fuoco, 3 elicotteri della flotta regionale e tre Canadair che stanno mettendo in atto la strategia di contenimento per cercare di stabilizzare l’incendio nell’arco della giornata.

Sono 868 gli ettari bruciati e, in base ai dati forniti dalla Protezione civile regionale oltre 1000 in totale gli evacuati. Di questi, circa 500 nel comune di Massarosa (nel dettaglio, la prima notte circa 200 a Pieve Elici, Miglianello, Montigiano e Scherzi; circa 120 a Gualdo, 50 tra Ronco, Bicocca, Polla del Morto e Acquachiara e 60 a Panicale questa notte).

Circa 370 gli abitanti evacuati nel comune di Camaiore (in particolare: a Fibbialla circa 200 e Valpromaro circa 170).
A Lucca altri 200 tutti nella frazione di Piazzano, evacuata stanotte. Mentre nella frazione di Castiglioncello (Lu), pur non essendo scattata l’ordinanza, sono state fatte allontanare 20 persone in forma precauzionale.

Attivi tre centri di accoglienza che stanotte hanno fornito assistenza nel complesso 35 persone, 10 a Massarosa, 5 a Camaiore e 20 a Lucca.

Da lunedì, quando l’incendio si è sviluppato, sul posto sono già intervenute 240 donne e uomini dell’anticendio boschivo e 120 vigili del fuoco.  Altri ventisette squadre Aib (circa 60 operatori) sono stati attivati per le prossime ore.

Tante le risorse tecniche messe in campo dall’antincendio boschivo regionale per contrastare efficacemente le fiamme in questi due giorni: dal direttore delle operazioni agli assistenti ed analisti, oltre alle squadre provenienti da altre province.

Alle 10.30 è previsto il punto della situazione con la protezione civile nazionale e regionale e l’antincendio boschivo regionale.

Ancora aperto anche il fronte dell’incendio a Vecchiano dove sono già bruciati 120 ettari e al momento stanno operando 2 Canadair e 4 elicotteri della flotta regionale oltre a 15 squadre dell’antincendio boschivo a terra e squadre dei Vigili del fuoco.

Sono in corso le operazioni di bonifica da parte delle squadre AIB e dei Vigili del fuoco su tutti gli altri incendi divampati ieri in Toscana: nel comune di Calci (PI), a Vallebuia, a Palaia, in località Forcoli (PI); a San Gimignano (SI); nei territori di Castell’Azzara in provincia di Grosseto; a Vaiano nel pratese; a San Vincenzo in provincia di Livorno; a Figline Incisa nel Valdarno fiorentino, nei boschi a San Pietro Belvedere nel comune di Capannoli (PI) e ad Aratrice nel territorio di Civitella Paganico nel grossetano.

100 volontari delle Misericordie in campo

Nell’emergenza determinata dall’incendio in Versilia è forte l’impegno delle Misericordie toscane, impegnate sia con i gruppi di antincendio boschivo, sia nell’accoglienza delle famiglie sfollate dalle zone messe a rischio dalle fiamme.

In prima linea ovviamente le Misericordie dell’area versiliese: “Sul campo – dice il Coordinatore, Massimiliano Iacolare – abbiamo impegnate 9 squadre AIB, con 9 mezzi, anche da altre province: Viareggio, Montenero, Massarosa, San Miniato, Torre del Lago, Montecarlo).

Siamo poi impegnati nell’accoglienza dei soccorritori e degli sfollati, che è stata affidata alle Misericordie versiliesi. Abbiamo attivato la struttura zonale dell'area emergenza, con 100 volontari che si turnano ormai da oltre 48 ore. E’ stato attivato il COC di Camaiore, e in coordinamento con la struttura le stesse Misericordie della Versilia hanno gestito l'evacuazione delle frazioni di Fibbialla, Gualdo, Valpromaro e, ieri sera, quella di Piazzano, nella zona di Camaiore, perché il fronte del fuoco è ormai arrivato anche in quella zona.”

Sono stati inoltre allestiti nelle sedi della Misericordia di Camaiore e di Lido punti di pernottamento per gli sfollati e stanotte sono state 8 le persone che hanno dormito alla Misericordia di Lido. Altre 15 persone hanno dormito invece, sempre affidate ai fratelli e sorelle di Misericordia, nella scuola media di Massarosa. Gli evacuati di ieri sera a Piazzano (un centinaio di persone) hanno invece tutti scelto di pernottare presso parenti e amici. Tutti i presidi e le attività di accoglienza sono attive h24 e continueranno per tutta la durata della situazione di emergenza. “In azione anche volontari con una formazione specializzata psicologica – continua Iacolare - per dare supporto e tranquillizzare quanti sono stati costretti ad abbandonare le loro abitazioni e che vivono momenti di totale disperazione.”

Sono già in allerta e pronte ad intervenire se ci saranno da gestire altre evacuazioni anche le Misericordie dei coordinamenti della Lucchesia e del Pisano.

“Un grande impegno e la consueta grande generosità” dice il presidente della Federazione regionale delle Misericordie della Toscana, Alberto Corsinovi. “Anche in questa occasione, davanti al fuoco che tutto divora, il volontariato si conferma una preziosa e peculiare risorsa per la Toscana.”

Alle 19 mezzi ancora in azione. Giani: “Fronte circoscritto, pericolo non passato”

Si amplia sempre più il fronte circoscritto dell’incendio che lunedì sera si é sviluppato sulle colline di Massarosa e Camaiore in Versilia. Al momento il rogo, spiegano a metà pomeriggio i tecnici, è in contenimento al 90 per cento. Il che vuol dire  che sul dieci per cento del fronte ci sono ancora, purtroppo, fiamme attive e riprese: soprattutto sulla linea Montigiano e Fibbialla, paesi dove tuttora i residenti non possono tornare a casa.

Il presidente Giani ha seguito fino alle due e mezzo nella notte l’evoluzione dell’incendio. “Siamo riusciti a contenere e circoscrivere il fronte. Ma il pericolo non è passato – avverte -  Basta infatti che i venti si muovano in un senso o nell’altro e il fuoco può riprendere”.

Il presidente della Regione paragona ancora il rogo della Versilia con il terribile incendio del Monte Serra a Calci, nel pisano, del 2018. Un confronto, per i numeri, inevitabile. “Si tratta di un evento per molti aspetti simile - dice Giani - Lì bruciarono circa mille ettari”. In Versilia ad oggi sono un po’ meno – l’ultima stima sul perimetro, un po’ più bassa di quella della ore precedenti, parla di 800 ettari – ma a Massarosa e Camaiore ci sono stati tantissimi evacuati.

“In questi momenti il primo pensiero va alla popolazione colpita,  a chi ha perso la casa e alle amministrazioni comunali che stanno affrontando questa emergenza”  interviene la vicepresidente ed assessora all’agricoltura e alle foreste Stefania Saccardi. “E’ davanti agli occhi di tutti  - commenta - il livello di pericolosità cui possono arrivare ormai gli incendi, dove insieme a comportamenti spesso colposi, se non, peggio, dolosi, pesano sempre di più l’avanzare della vegetazione abbandonata e soprattutto  gli effetti dei cambiamenti climatici”.

“La Regione sta lavorando per una forte politica di prevenzione  - spiega ancora - che, per quanto riguarda il mio assessorato, punta alla manutenzione articolata del bosco e quindi alla messa in atto di una serie di interventi di prevenzione che consentano sia di valorizzarlo sia di metterlo al sicuro da eventi catastrofici come quello che si è abbattuto su Massarosa. Un programma che stiamo mettendo a punto perché la foresta diventi risorsa strategica a tutti gli effetti e non possibile fonte di pericolo”

Nel pomeriggio sulle colline di Massarosa hanno continuato a volare e sganciare acqua due canadair della Protezione civile nazionale e due elicotteri del servizio regionale, assieme a numerose squadre, volontari ed operatori dell’anticendio boschivo. Ma una volta spento l’incendio, serviranno diversi giorni di bonifica.

“Le prossime ore saranno fondamentali per valutare l’evoluzione dell’emergenza” dice l’assessora alla protezione civile, Monia Monni, che stamani all’alba è tornata a Massarosa con il direttore Massini.  “La notte scorsa ha presentato minori criticità rispetto alla precedente, per la presenza di meno vento - prosegue –. Tuttavia riusciamo a contenere e spegnere l’incendio principalmente grazie ad elicotteri e canadair e per questo, stamani, abbiamo ribadito al dipartimento della Protezione civile nazionale che è necessario che i mezzi aerei restino in azione”.

Non bruciano inoltre solo i boschi di Massarosa e Camaiore. “E quello che mi fa più paura – si sofferma ancora il presidente Giani – sono le temperature, che continuano ad aggirarsi attorno ai quaranta gradi aiutando lo sviluppo e la propagazione di incendi”.

Il rogo di Vecchiano a Pisa è in contenimento. Lì ieri il fuoco si era avvicinato ad alcune abitazioni: nel pomeriggio di oggi erano in azione due canadair e due elicotteri.

Nuovi roghi si sono sviluppati nelle ultime ore in diverse parti della Toscana. Quattro sono quelli dove sono intervenuti gli elicotteri regionali: a Borgo a Mozzano in provincia di Lucca (incendio partito alle tre del pomeriggio), a Roccastrada nel grossetano (mezzo ettaro coinvolto, fiamme segnalate alle 16), a Certaldo nel fiorentino (dalle 16.30) dove lavorano due elicotteri e diverse squadre dell’antincendio boschivo e a Terranova Bracciolini nell’aretino, dove dalle 13.30 sono bruciati tre ettari di bosco e quattro di campi.

Aggiornamento ore 20

Il comune di Massarosa ha fatto il punto della situazione in serata. In generale il contenimento dell'incendio è al 90% e il perimetro in sicurezza del 40%.

"ZONA NORD - Conca di Gualdo, Montigiano, Valpromaro fino a Fibbialla incendio rallentato ma ancora da controllare.
ZONA SUD - Sono partite le verifiche da parte dei tecnici per valutare un eventuale revoca delle ordinanze di evacuazione già entro sera nelle abitazioni della zona Polla del morto, Acquachiara, Ronco e Bicocca.
Domani mattina ci sarà un ulteriore tavolo tecnico per valutare le zone di Pieve a Elici, Miglianello, Luciano
Domani pomeriggio prevista infine riunione per valutare Gualdo, Montigiano, Valpromaro Fibbialla (Camaiore) e Piazzano (Lucca)".

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